Per il momento l’Oms ha promosso il Veneto ma nel 2018 potrebbe bocciare Italia
Venezia – “Giusto ieri, nell’apertura dell’incontro internazionale sulla sanità veneta a Venezia, la responsabile dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Europa Szuzsanna Jakab ha promosso a pieni voti le nostre politiche sanitarie e ci ha detto che la sfida che abbiamo davanti è quella di mantenere tali livelli. Ho apprezzato, ma dico chiaro e tondo che, se continua il trend di tagli trasversali del Governo, sarà quasi una mission impossible”.
Lo sottolinea oggi l’Assessore regionale alla Sanità del Veneto Luca Coletto, in occasione della seconda giornata di lavori del convegno “Posizionare il Veneto al Centro delle Politiche Sanitarie Globali Europee”, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia.
“La stessa OMS che promuove il Veneto – dice Coletto – ammonisce anche sul fatto che sotto il 6,5% del Pil dedicato alla salute, inizia a calare l’aspettativa di vita della gente. Nel 2018 l’OMS potrebbe quindi trovarsi paradossalmente a dover bocciare l’intera Italia, perchè con il trend di tagli previsto dal Governo, in quell’anno il Paese scenderà al 6,38%. Un’onta che, se fossi nei panni del Governo, cercherei di evitare in ogni modo”.
“I numeri della catastrofe, quelli veri, non quelli dei tweet e dei convegni – incalza Coletto – sono i seguenti: negli ultimi 5 anni, compreso il vicino 2016, la sanità ha ricevuto tagli lineari per 14 miliardi 706 milioni di euro, dei quali 4 miliardi 300 milioni nel solo biennio 2015-2016. In questo biennio al Veneto con i conti in ordine, con i complimenti dell’OMS e con la raccomandazione di mantenere i livelli di assistenza, perderà 450 milioni. Nel 2017 i tagli saliranno a 4 miliardi 680 milioni (350 milioni in meno per il Veneto) per arrivare ad altri 6 miliardi 444 milioni nel 2018 (altri 500 milioni in meno per il Veneto)”.
“Cifre che gridano vendetta – aggiunge l’Assessore – mentre il Ministro della Salute (l’ultima volta ieri) continua a dire ‘no’ ai tagli lineari, sì all’eliminazione degli sprechi, all’appropriatezza, all’applicazione dei costi standard. Sottolineo il verbo ‘dire’, perché per quanto riguarda il ‘fare’ l’unica vera novità è la battaglia vinta dal Veneto che, in Conferenza dei Presidenti delle Regioni, ha ottenuto l’impegno formale a ripartire il fondo Nazionale 2016 esclusivamente sulla base dei criteri e dei costi standard. Basterà? – si chiede Coletto – lo vedremo presto, già a marzo”.