SOCIETA’ POST IDEOLOGICA – "Siamo in una società post ideologica – ha subito affermato il governatore – e non mi vergogno di essere statalista o a favore della privatizzazione in occasioni diverse, ragionando sempre in maniera pragmatica e funzionale".
SPECIALITA’ E’ RESPONSABILITA’ – Con questo presupposto, Tondo ha definito la specialità del Friuli Venezia Giulia "molto meno speciale di quelle che godono Val d’Aosta ma anche Trentino e Sicilia. Per quanto ci riguarda – ha puntualizzato – è soprattutto un atto di responsabilità, cominciato con la regionalizzazione del sistema sanitario nel 1996 a fronte di due decimi di prelievo fiscale in più dallo Stato. Se tutti avessero fatto come noi – ha commentato – ora il Paese non sarebbe in difficoltà così evidenti nel settore sanitario, con molte Regioni commissariate ed altre poco distanti".
ACCETTO SFIDA SU FISCALITA’ – La Fiscalità di Vantaggio, ha poi ribadito, consentirà di applicare forme differenziate di trattamento sul territorio ed in quell’occasione le scelte saranno una dimostrazione di responsabilità. "Io accetto questa sfida – ha assicurato – perché un amministratore deve decidere e non scaricare le colpe agli altri".
RISORSE E COMPETENZE – Il presidente della Regione si è inoltre dichiarato "pronto ad aprire con lo Stato una trattativa per la compartecipazione Irpef sulle pensioni, con la prospettiva di acquisire una certa somma in cambio di ulteriori trasferimenti di competenze".
FVG E’ REGIONE UNITA – Non ha accettato provocazioni, invece, sulle eventuali divisioni interne del Friuli Venezia Giulia che considera "una regione unica, un patrimonio che va mantenuto unito senza alimentare divergenze inutili".
SANITA’ FVG ESEMPIO IN ITALIA – Affrontando il tema della sanità, il governatore ha ricordato come "rappresenti solo il 52 per cento del nostro bilancio, molto meno di quanto incida su altre Regioni italiane. Sulle strutture sanitarie, invece, ha detto che "non si lavora per chiudere gli ospedali ma per evitare i doppioni".
DISAGI DA GESTIRE BENE – Passando alle infrastrutture, Tondo ha ammesso che durante i lavori per la costruzione della terza corsia della A4 ci saranno dei disagi, "ma saranno gestiti in maniera intelligente". La partita vale complessivamente 1,8 miliardi di euro suddivisi tra cinque lotti, primo fra questi il Quarto d’Altino-San Donà che partirà entro l’anno. "Non so se riusciremo a completare tutto entro la legislatura – ha precisato – ma ci daremo da fare, tenendo conto che si parla di oltre cento chilometri di autostrada, ovvero più di tre volte il passante di Mestre".
2,3 MILIARDI DI CANTIERI IN 5 ANNI – Citando anche la realizzazione del collegamento da Godega a San Vendemiano sulla A28 ed altri 500 milioni di euro per ulteriori "messe in rete", si arriverà così ad un investimento di 2,3 miliardi di euro in cantieri aperti nel corso di cinque anni. "Ma non viaggeremo su una corsia sulla A4, questo è certo".
SERVE PORTUALITA’ INTEGRATA – Dalla terra al mare, dove ha giudicato "fondamentale il sistema portuale integrato dell’Alto Adriatico", progetto sul quale si trova d’accordo con il governatore dell’Emilia Romagna, Errani, per Ravenna e con quello del Veneto, Galan, per Venezia, "con l’obiettivo di fronteggiare la concorrenza dei porti nordeuropei".
FERROVIE RUSSE SU PORTO TS – Non a caso, ha valorizzato lo scalo triestino anticipando "il forte interesse del più grande ente di trasporto del mondo, le Ferrovie russe, per la concessione di un’area rilevante nel porto di Trieste dove predisporre un proprio scalo".
AEROPORTO DA PRIVATIZZARE – Sinergie sul porto ma anche sull’aeroporto di Ronchi dei Legionari "che non può rimanere svincolato, pensando alla privatizzazione ed a possibili alleanze non solo con Venezia". CAMBIO
GOVERNANCE IN FRIULIA – Su Friulia, la finanziaria regionale, ha confermato che non deve fare utili ma sostenere le imprese. "Senza entrare nel merito dei giudizi sull’operato passato, adesso è necessario riportarla alla mission originale, investendo gli utili prodotti". In quest’ottica, "il cambio della governance è uno degli obiettivi perché non si interesserà più di alta finanza".
AUTOVIE E FRIULIA, REGIONE PRESENTE – Per Friulia come per la concessionaria autostradale Autovie Venete, comunque, "è importante che la Regione mantenga il controllo maggioritario su entrambe le società, consentendo in questo modo di costruire il futuro del Friuli Venezia Giulia".
E’ ORA DI TAGLI E INVESTIMENTI – Stimolato sulle linee guida che contraddistingueranno la manovra estiva di bilancio, il governatore ha parlato di via libera agli investimenti per favorire l’apertura di centinaia di cantieri e di tagli alla spesa pubblica.
COMPARTO UNICO COSTATO 100 MLN – A questo proposito, ha considerato il contratto di Comparto unico "una conquista dei sindacati degli enti locali che è costata 100 milioni di euro senza acquisire in cambio un necessario trasferimento di competenze".
PROSPETTIVE INDUSTRIALI A TS – Reduce dalla firma del protocollo sulla riconversione della Ferriera triestina, Tondo ha riaffermato le prospettive che si apriranno per l’area attualmente occupata dallo stabilimento siderurgico, passando anche dal rigassificatore a terra "sul quale dovremo ragionare con gli amici sloveni che non sono troppo d’accordo".
ESTERO, BALCANI ED EMIGRANTI – Per i Rapporti internazionali, infine, ha stabilito due asset fondamentali. Da un lato gli impegni nel SudEst Europa e dall’altro il ruolo degli emigranti friulgiuliani all’estero che, tralasciando le nostalgie, dovranno essere valorizzati privilegiando i contatti operativi e, ha sottolineato, favorendo il possibile rientro di coloro i quali temono per le proprie aziende e sono disposti a trasferirle in Friuli Venezia Giulia.
ENGLARO, VICENDA PERSONALE – Ultimo capitolo, la vicenda di Luana Englaro. "Per la prima volta nella mia carriera politica avevo perso il sonno perché dovevo decidere tra la vita e la morte", ha raccontato, insistendo sul fatto di avere rifiutato le luci della ribalta mediatica "perché questa è stata una vicenda personale".
SCELTE GIURIDICHE DOVEROSE – "La mia scelta di non intervento sul possibile sequestro della struttura che la ospitava – ha concluso – è stata puramente giuridica, maturata dopo un attento esame della questione. Sarei stato pronto ad andare contro le mie convinzioni personali se l’atto fosse stato legittimo", ha concluso, precisando "che su questi argomenti è comunque meglio non legiferare, lasciando libera scelta alle persone coinvolte".