Tragica fine per un bambino di un anno e mezzo residente nella zona di Treviso. Il piccolo è stato travolto nel cortile di casa dal camper guidato dal nonno.
L'incidente è avvenuto venerdì pomeriggio a Cappella Maggiore, in provincia di Treviso. Il nonno, 68 anni, su richiesta della figlia, era andato in garage per tirare fuori il camper e sistemarlo, in vista del fine settimana, per una gita fuori porta.
La dinamica
Dopo aver giocato in casa con i piccoli nipotini, il nonno si era spostato nel garage per spostare il camper.
Messo in moto il mezzo è uscito nel cortile, senza accorgersi che uno dei due bimbi gli era corso incontro e l'ha travolto con l'automezzo. Con il bimbo c'era anche il fratellino di 5 anni, che ha assistito alla disgrazia.
L'anziano, sotto choc, ha solamente riferito ai carabinieri di non aver potuto accorgersi, per il limitato spazio visivo. Nonostante l'intervento dell'aliambulanza, il bimbo è deceduto poco dopo all'ospedale.
Indagato un medico per la morte di un bimbo trentino
Un bimbo di Cavalese in Trentino è invece al centro di un altro tragico episodio di cronaca. Il pubblico ministero di Bologna, Antonella Scandellari, ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo nei confronti del medico Guido Sartori di 52 anni.
Secondo quanto sostiene l'accusa, il medico avrebbe fatto sospendere la terapia tradizionale al bambino di 6 anni affetto da fibrosi cistica per curarlo con la medicina ayurvedica indiana (erbe medicinali e polveri minerali). Dopo alcuni mesi, nel giugno 2006, però il piccolo è morto.
Il dottore prese in cura il bambino di Cavalese (Trento) in una località di mare della provincia di Teramo, dove la famiglia si era trasferita per le migliori situazioni climatiche.
Il medico però, respinge ogni accusa, chiarendo che non fu lui a suggerire di interrompere la terapia e sottolineando come la malattia del piccolo, accertata con diagnosi neonatale, fosse ormai ad uno stadio avanzato.