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Ri-Legno, da start up a impresa dell’economia circolare

Rigenera immobili e realizza nuovi edifici con materiali ‘green’ e mobili dagli scarti di produzione

Rovereto – Edifici, nuovi o rigenerati, efficienti e ‘green’, non solo perché puntano tutto sul legno ma anche perché per l’arredamento (di design) si recuperano gli scarti. Così Ri-Legno si è trasformata da start up a impresa modello dell’economia circolare. 

E apre il 2017 con un progetto ambizioso: un nuovo edificio a Bologna, una palazzina di quattro piani, 800 mq di appartamenti interamente in legno, con cappotto in sughero tostato portoghese.

Nata a Rovereto dall’incubatore di Progetto Manifattura, l’hub della green economy di Trentino Sviluppo, Ri-Legno inizialmente si occupava di recuperare e rigenerare strutture di legno ma ora realizza anche nuove abitazioni di legno nel segno dell’efficienza, recuperando gli scarti per larredamento di interni.

“Ri-Legno è molto cresciuta e stiamo per superare il muro del milione di euro di fatturato, dopo tre anni di attività”, spiega Lavinia Sartori, co-fondatore di Ri-Legno. La svolta è venuta dall’acquisizione di un grosso centro taglio legna in Trentino, non lontano dal Lago di Garda, che garantisce 1600 mq di area manifatturiera. Un’acquisizione svolta tutelando i lavoratori della vecchia segheria e pensata per creare nuovi posti di lavoro nel settore dell’industria del legno trentina.

In futuro, lo spazio del centro taglio legna verrà aperto a designer e creativi selezionati; una vera e propria residenza d’artista per trasformare gli scarti di lavorazione in mobili di design. In primavera si aprirà una vera e propria selezione che verrà annunciata sul sito www.ri-legno.it. 

Nel 2017 Ri-Legno ha stimato di poter recuperare oltre 10 metri cubi di legname, sufficienti per realizzare 500 mobili di medie dimensioni.

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