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Bolzano, riprendono le ricerche di Peter Neumair nell’Adige

Corpo gettato nel fiume il 4 gennaio dal figlio reo confesso

Bolzano – Riprenderanno presto le ricerche del cadavere di Peter Neumair nel fiume Adige. L’uomo, di 63 anni, era scomparso lo scorso 4 gennaio assieme alla moglie Laura Perselli, di 68 anni.

Pochi giorni dopo il ritrovamento del cadavere della donna, avvenuto il il 6 febbraio, il figlio della coppia, Benno, aveva confessato di aver ucciso entrambi i genitori e gettato i loro cadaveri nel fiume Adige dal ponte di Vadena. Il corpo di Peter però non è stato ancora trovato.
Le ricerche nel fiume riprenderanno nei prossimi giorni, su ordine della Procura, che ha incaricato un reparto cinofilo, specializzato nelle ricerche in acqua, della Polizia di stato. Il gruppo di ricercatori arriverà da La Spezia non appena le condizioni meteorologiche saranno favorevoli alle ricerche, cioè con una temperatura dell’acqua leggermente superiore a quella attuale.

In breve

La Corte d’assise d’appello di Bolzano, presieduta dalla giudice Silvia Monaco, ha pienamente confermato la condanna di primo grado, a 30 anni di reclusione con rito abbreviato, a carico di Johannes Beutel. L’austriaco quarantenne, il 24 settembre 2018 uccise la moglie Alexandra Riffeser con 43 coltellate. In primo grado venne condannato a 30 anni, cioè il massimo della pena con rito abbreviato per omicidio volontario aggravato. La Corte d’assise d’appello ha confermato in toto la sentenza di primo grado, come era stato richiesto dalla Procura generale. Confermata quindi anche l’aggravante della crudeltà, che era stata messa in discussione dalla difesa. Gli avvocati difensori hanno annunciato ricorso in Cassazione.

Redazione:
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