NordEst

Rischio cemento a Bardolino e Cisano

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Su richiesta di parte di residenti, sono state richieste  informazioni ambientali riguardo al progetto di un complesso immobiliare

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Bardolino –  Il progetto immobiliare riguarda l’avvenuta approvazione di specifico accordo di programma ai sensi dell’art. 6 della legge regionale Veneto n. 11/2004 e relativa convenzione riguardante un c.d. Masterplan concernente l’ampliamento del Campeggio San Vito per un’area di mq. 44.537 (piazzole con allestimenti mobili ai sensi dell’art. 26, comma 2°, della legge regionale Veneto n. 11/2013) e la realizzazione di una struttura ricettiva avente complessivamente volumetria pari a circa mc. 26.000 (su mq. 17.059) + edilizia residenziale pubblica (mc. 3.000) + servizi (parcheggi privati su area pari a mq. 4.700 + parcheggi pubblici su area pari a mq. 4.700 + riordino fascia di rispetto cimiteriale da adibirsi a parcheggio pubblico pari a mq. 2.636) + variazioni viabilità pubblica.

L’accordo di programma e la relativa convenzione fra la Campeggio Cisano s.p.a., gli Eredi Alessandro Delaini e il Comune di Bardolino sono stati approvati con deliberazione Consiglio comunale n. 43 dell’11 novembre 2013, in base agli artt. 11 della legge n. 241/1990 e s.m.i. (accordi integrativi/sostitutivi di provvedimento) e 6 della legge regionale Veneto n. 11/2004 (accordi Comuni-Privati per assumere nella pianificazione urbanistica proposte di interventi di rilevante interesse pubblico a fini di perequazione urbanistica e miglioramento della qualità urbana), con valore sostanzialmente di strumento urbanistico attuativo, ma – per quanto si è a conoscenza – privo di tutte le necessarie autorizzazioni amministrative.

Infatti, l’area interessata è tutelata da specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e non risulta effettuata la necessaria procedura di verifica di assoggettabilità in materia di valutazione di impatto sull’ambiente (direttiva n. 2011/92/CE, decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.).

Il progetto immobiliare ha suscita ampia contrarietà in sede locale, soprattutto da parte del Comitato cittadino “Cisano per viverci”, sorto per salvaguardare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche del piccolo borgo: recentemente sono state centinaia le adesioni alla petizione pubblica avverso lo stravolgimento del contesto territoriale determinato dall’iniziativa immobiliare. L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus auspica una profonda revisione progettuale che eviti un aggravio del carico urbanistico-edilizio della località di grande interesse paesaggistico.

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