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Rissa tra migranti ad Eraclea e clandestino spacciatore a Vicenza

Zaia: “Se si creano ghetti, questo è il risultato. Immigrazione non gestita genera criminalità”

Venezia – “Quando si creano ghetti, i risultati sono quelli ampiamente prevedibili e che ora si palesano agli occhi di tutti. Era ovvio, annunciato, scontato, che ammassare centinaia di migranti in un unico centro come quello di Eraclea, divenuto da mesi un hub di lusso per clandestini, portasse a questi risultati. Noi lo dicevamo sin dall’inizio, in questo caso, in quello di Conetta, in quello di Quinto di Treviso, e in ogni altra situazione potenzialmente esplosiva che si sta creando sul territorio a causa di una gestione dilettantesca e raffazzonata dei migranti”.
Il presidente della Giunta regionale Luca Zaia stigmatizza così quanto accaduto ad Eraclea martedì sera presso il residence che da mesi ospita centinaia di immigrati, alcuni dei quali hanno generato una rissa violentissima finita con un ivoriano trasportato in ospedale.

“A Vicenza – aggiunge Zaia – un clandestino di origine nigeriana è stato arrestato in un parco mentre, per sfuggire alla cattura, tentava di inghiottire otto ovuli di stupefacente. A casa sua deteneva una cospicua somma di denaro, frutto probabilmente dell’attività di spaccio. Non si tratta più ormai di situazioni limite, ma del concretizzarsi di un allarme che personalmente lancio da mesi: una immigrazione non gestita, non controllata, non razionalizzata, genera unicamente criminalità. Per questo torno a ribadire la mia richiesta: procedure rapidissime di identificazione dei veri profughi, se non già in Africa almeno quando sbarcano in Italia, e rimpatrio immediato per coloro che non lo sono, senza possibilità di sporgere ricorso contro il decreto di espulsione per allungare i tempi di permanenza. Regole chiare e precise che non sembrano però giungere alle orecchie di un Governo che da mesi dorme e latita, scaricando il peso dell’immigrazione incontrollata su territori capaci di integrare solo chi ha realmente bisogno, e che non meritano di sopportare il peso dell’inadempienza di Renzi e Alfano”.

Proto:
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