Il tema è “Questioning God. Il dubbio e la fede”, dal 9 al 19 ottobre a Trento e provincia, Merano, Roma, Nomadelfia
Trento – Compie 18 anni Religion Today, il festival internazionale dedicato al dialogo tra cinema e religioni per una cultura della pace. E, per aprirsi le porte dell’età adulta, celebra le inquietudini, le grandi domande che si fanno pressanti durante questo passaggio importante e delicato. “Questioning God. Il dubbio e la fede” è il tema scelto per l’edizione 2015, presentata, non a caso, nell’anniversario del giorno che ha cambiato le relazioni internazionali e impresso una nuova urgenza alla costruzione della convivenza; una data che anche per Religion Today si rinnova, nella giornata delle donne e degli uomini scalzi, in una indifferibile attenzione per i diritti di migranti e rifugiati.
In programma anche un convegno, il 14 ottobre, organizzato insieme alla Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con ACEC e Trentino Film Commission, per rilanciare la riflessione sul binomio “Cinema e Diversità”.
A presentare le novità in occasione della conferenza stampa che si è tenuta nei giorni scorsi presso la Sala Gian Maria Volonté della Casa del Cinema di Roma, la direttrice artistica Katia Malatesta, affiancata da Luigi de Salvia, segretario generale della sezione italiana di Religions for Peace e don Donato Lacedonio della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana: «Dopo aver attraversato vari temi – ha affermato Luigi de Salvia – per il 18mo compleanno Religion Today affronta il tema. “Dubbio e fede” è infatti il problema che rimane costante durante tutta la vita, dando vita a una vera e propria sofferenza religiosa che va accolta e rispettata. Non farlo significherebbe lasciare spazio a estremismi pericolosi». Ha continuato don Donato Lacedonio: «I due concetti sono due lati di una stessa medaglia, sono atteggiamenti dinamici in costante relazione tra loro».
Il territorio indagato da questa edizione del Festival è proprio quello compreso tra la fede come slancio, ponte, impegno, scelta, e il dubbio più che mai inteso come ricerca, misura, antidoto contro le terribili certezze che non cessano di alimentare chiusure e conflitti. L’occasione per approfondire una riflessione tanto antica quanto attuale, nella dialettica esistente tra chi (diversamente) crede e chi non crede, tra laici deboli e laici forti, evitando posizioni costruite e preconcette e favorendo invece il confronto tra le diversità.
Ad arricchire il programma delle proiezioni dei film in concorso, con una nuova sezione dedicata appunto al tema delle migrazioni, la partecipazione della cantante araba-israeliana Mira Awad alla serata inaugurale del festival nel contesto di un denso focus sul Medio Oriente, una rete sempre più ampia di collaborazioni, la proposta di eventi speciali e percorsi per le scuole, il convegno internazionale su “Cinema e Diversità”.
IL CONCORSO CINEMATOGRAFICO
Un panorama di storie, generi, stili, visioni mai così variegato e plurale caratterizza il 18° Religion Today Filmfestival che vede quest’anno 55 film in concorso, provenienti da 27 paesi di tutti i continenti, con una rafforzata presenza di titoli dall’Estremo Oriente. Una varietà che attraversa cortometraggi, film a soggetto e documentari e che si manifesta sia nel linguaggio cinematografico sia nei contenuti, forti e spesso di estrema attualità. Accanto al cinema migrante, proposto in collaborazione con il Cinformi Centro informativo per l’immigrazione della Provincia autonoma di Trento, spiccano i percorsi tematici legati al corpo, alle relazioni di genere, agli effetti delle guerra, anche con riferimento al centenario della tragedia del popolo armeno.
I quattro premi principali – “Nello spirito della Fede”, miglior film a soggetto, miglior documentario e miglior cortometraggio – saranno assegnati da una giuria internazionale quest’anno composta da Reza Bahrami, regista, produttore e critico cinematografico iraniano; Serge Goriely, cineasta, drammaturgo e docente presso l’Università Cattolica di Louvain; Abdul-Rehman Malik, giornalista, educatore e direttore dell’Insight Film Festival di Manchester; Natalia Morales Herrera, attrice e regista colombiana direttrice del Fusagasugá International Film Festival; Ariela Piattelli, direttrice artistica del Pitigliani Kolno’a festival di Roma. Ai riconoscimenti delle giurie speciali a Roma e in Trentino si aggiungerà il premio speciale assegnato tra tutti i film in concorso dal Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, quest’anno per la prima volta dedicato ad Alexander Langer nel ventennale della scomparsa.
EAST JERUSALEM, WEST JERUSALEM
Special guest del 18° Religion Today Filmfestival sarà la cantautrice e attrice araba israeliana Mira Awad (miraawad.co), instancabile attivista per la risoluzione pacifica del conflitto israelo-palestinese, impegnata in vari progetti umanitari e di difesa dell’ambiente. L’artista, tra i protagonisti del documentario East Jerusalem West Jerusalem di Erez Miller e Henrique Cymerman (Israele 2014, 80’), scelto per l’inaugurazione del festival a Trento nella serata di venerdì 9 ottobre, dopo la proiezione del film si esibirà e offrirà la sua testimonianza sui temi dell’edizione. La sua presenza a Trento sarà inoltre valorizzata attraverso una serie di incontri con la stampa, la cittadinanza e le scuole di Trento e Rovereto, realizzati grazie alla collaborazione con il Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, l’associazione Pace per Gerusalemme Onlus e la Fondazione Opera Campana dei Caduti: un percorso sul potenziale del cinema e della musica per la pace, all’insegna di una contaminazione tra le arti incarnata al meglio proprio da Mira Awad.
IL CONVEGNO “CINEMA E DIVERSITÀ”
Nell’anno della “maturità”, Religion Today propone anche un convegno, organizzato per il 14 ottobre insieme alla Fondazione Bruno Kessler, in collaborazione con ACEC e Trentino Film Commission, per rilanciare la riflessione sul binomio “Cinema e Diversità”, da sempre al cuore della proposta del festival.
I lavori, aperti al pubblico e alla stampa, saranno occasione di approfondimento della relazione tra cinema, rappresentazione e valorizzazione della diversità culturali e religiose nelle nostre società plurali e interconnesse. La giornata metterà a confronto il punto di vista di storici e scienziati sociali come Massimo Campanini e Annalisa Frisina con quello di studiosi del cinema e dell’audiovisivo e autori come Emiliano Dante e Giorgio Diritti; la sessione pomeridiana prevede inoltre uno scambio di buone pratiche tra distributori e direttori di festival internazionali.
LE TAPPE DEL FESTIVAL
Fedele alla sua vocazione itinerante, Religion Today toccherà, oltre a Trento, le località trentine di Arco, Rovereto e Borgo Valsugana con incontri e proiezioni per il pubblico e per le scuole. Il festival manterrà anche la sua dimensione regionale con eventi a Merano nella giornata di lunedì 19 ottobre. A Roma proseguirà l’esperienza della collaborazione con la Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana, che assegnerà un premio speciale del Festival. Dopo la tappa tradizionale presso la comunità di Nomadelfia, con tre giorni di proiezioni ed eventi aperti anche alle scuole grossetane (19-21 novembre), riprenderanno infine gli scambi con i partner internazionali, da Gerusalemme al Bangladesh.