“Trento? Una cerniera, una zona di confine e di colloquio dell’Italia e dell’Europa”. Così Romano Prodi oggi ospite del 65. Trento Film Festival in occasione di un incontro organizzato all’Università degli studi di Trento dedicato al fratello Paolo di cui è stato rettore”
Trento – “Ho iniziato proprio qui – ha spiegato l’ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea Romano Prodi ospite del Trento Film Festival – a insegnare, un secolo fa, e sono un po’ emozionato: questa città mi fa pensare al ricordo di mio fratello, che per tanti anni è lavorato e vissuto qui. Venire qui insieme a tanti amici per ricordarlo per me è un grande piacere. Per me – ha detto Prodi – Paolo è stata una guida, a proposito di montagna. Abbiamo sempre parlato dei suoi studi e ci siamo confrontati su tutto: dalla politica alla economia, dalla storia all’attualità”.
“Trento è una terra di grandi occasioni – ha spiegato l’ex presidente del consiglio italiano – da qui bisogna costituire un grande legame, un ponte con l’Europa, fra l’Austria, la parte germanica e il mondo latino. Non abbiamo forse capito abbastanza il valore di questa commistione”. “Mio fratello – ha detto Prodi – diceva sempre che il potere è sempre meglio studiarlo prima di praticarlo. Paolo a Trento ha studiato i fondamenti del potere, i legami tra la religione e l’evoluzione dello stato. Ha studiato a fondo, ne ha studiato le regole, i contenuti e i rapporti con l’etica della religione”.
Prodi, poi si è soffermato sul concetto di potere e spiega che “il mondo si orienta verso un pericoloso e diffuso concetto di autorità e concentrazione di potere: come la Russia di Putin, o la Cina e/o la Turchia di Erdogan. Pensiamo anche all’Egitto o al caso Trump. Questo processo accade sia nei paesi democratici sia paese non democratici”.
Prodi, in Italia manca il senso del futuro
“Il senso del futuro è quello che manca all’Italia”. Così Romano Prodi al Trento Film Festival durante un incontro che ricorda il fratello. “E’ la nostra tragedia – ha detto Prodi – Il futuro lo recuperi con la gioia, il futuro è sopravvivenza ed è venuto a mancare nel nostro paese. Un esempio di mancanza di futuro è nei nostri atenei, dove molti giovani studiano, studiano, e poi mancano i concorsi e la speranza viene meno”.