Il caso è emerso dopo un’intervista rilasciata a Bloomberg BusinessWeek, dove candidamente il manager ha ammesso:"Facciamo fuori il co-pilota e lasciamo che sia il computer di bordo a volare".
Il suo obiettivo, sarebbe quello di insegnare all’equipaggio a far atterrare l’aereo. "In caso di emergenza – ha spiegato O’Leary – il pilota suona il campanello e quando arriva la hostess, le chiede di prendere i comandi", quasi come in un film che si gira tra le nuvole. La sua ultima sparata non è piaciuta però ai piloti, perché pone l’accento sulla questione della sicurezza.
La reazione dei piloti – "Siamo oltre l’assurdo – ha spiegato il pilota di lungo corso, Patrick Smith, alla rivista – e, in questo modo, non si fa che fomentare l’equivoco secondo il quale, in realtà, gli aerei si pilotino più o meno da soli. Anche nelle semplici operazioni di routine è importante avere una seconda persona ai comandi".
"C’è un limite al suo desiderio di farsi pubblicità? – si è chiesto Jim McAuslan, segretario generale della British Airline Pilots’ Association sul Daily Mail -. Il suo suggerimento è imprudente e pericoloso e la gente non può che restarne inorridita".
Low cost style – Nella stessa intervista il boss di Ryanair ha poi sottolineato come ci siano ancora molte voci da tagliare per rendere i voli il più economico possibile e, ad esempio, si potrà arrivare un giorno all’abolizione del sistema di ritiro bagagli, con i passeggeri che provvederanno da soli a portare le valigie nella stiva. "Qualcuno può trovare le mie idee ridicole – ha concluso O’Leary -, ma questo sarà il modo in cui opereranno in futuro le compagnie aeree. Del resto, eravamo partiti come una piccola compagnia irlandese e ora tutto il mondo guarda cosa facciamo".
Polemica anche Kate Hanni, fondatrice di FlyersRights.org, una delle più famose e agguerrite associazioni che patrocinano i viaggiatori, la quale respinge al mittente le idee del brillante manager irlandese:"O’Leary insulta la dignità dei passeggeri ogni volta che apre bocca".