L’Istituto di Mezzano, continuerà ad operare anche se i religiosi sono stati richiamati alla casa madre, per il noto problema di carenza di vocazioni che interessa tutto il NordEst. Occasione quindi per rinnovare l’offerta formativa, come è stato spiegato ai genitori nei giorni scorsi. Anche se non mancano per tutte le scuole locali, i problemi del calo iscritti in un territorio, che registra un’età media sempre più elevata. Per questo, da più parti si sollecitano nuove urgenti proposte
Primiero (Trento) – Prosegue – nonostante il richiamo dei sacerdoti – la presenza dello storico Istituto di Don Bosco a Mezzano, nel Primiero. I pionieri dell’attività scolastica sono stati i Padri della Congregazione della Santa Croce, canadesi. Nel 1959 hanno costruito ed aperto una scuola apostolica. Dopo tre anni la scuola era frequentata già da 65 ragazzi. Con l’apertura di due indirizzi della scuola superiore gli iscritti erano diventati 90, ma l’incertezza sull’effettivo numero di iscritti per gli anni successivi, a causa della riforma scolastica – si legge sul sito dell’Istituto – ha scoraggiato i fondatori della scuola.
Maturata la scelta di non proseguire la loro presenza nel Primiero, nel 1963 i padri canadesi hanno ceduto l’opera ai salesiani, che erano alla ricerca di una struttura in cui svolgere alcune attività durante l’estate. I nuovi gestori hanno deciso di mantenere solo la scuola media. All’inizio dell’ottobre 1964 la scuola è ripartita regolarmente. Era frequentata dagli “esterni”, ragazzi dei paesi più vicini che rientravano in famiglia la sera, e dagli “interni”, troppo lontani per rincasare ogni giorno, ospitati nelle stanze dell’Istituto.
Il richiamo dei sacerdoti
Dal prossimo anno scolastico, la guida dell’Istituto Santa Croce, passerà sotto la guida di un direttore laico. È infatti confermato questo importante passaggio di consegne tra i Salesiani e il nuovo direttore Agostino Pradel, noto nel comparto scolastico educativo del territorio. La crisi vocazionale ha imposto infatti un richiamo dei religiosi in altre strutture e, come già avvenuto in altre case salesiane del Triveneto, l’affido dell’Opera Salesiana ad una direzione laicale.
Come è stato spiegato nei giorni scorsi ai genitori degli alunni, dal 16 agosto 2024 il nuovo direttore si occuperà della gestione della scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado, dell’attività Pastorale e dell’Ospitalità. Santa Croce proseguirà il suo servizio educativo sul territorio mantenendosi saldamente ancorato al sistema preventivo di Don Bosco, anche se con una veste rinnovata. L’Ispettoria Salesiana di Mestre, continuerà ad accompagnare il cammino avviato con l’intento di rendere più efficace l’attività didattica, investendo nella proposta del modello della ‘Scuola Senza Zaino’ del professor Marco Orsi, ma anche su altri fronti.
Un percorso che si rinnova
“Queste scelte – spiegano dall’Istituto di Mezzano – continueranno ad orientare il pensare e il fare dell’Istituto, nella convinzione che i bambini di oggi meritino di essere accolti in una scuola che riconosca e valorizzi la loro unicità con una didattica attenta ai diversi stili di apprendimento e alle diverse intelligenze di cui i bambini possono essere portatori. Santa Croce si affaccia dunque al nuovo anno con la prospettiva di salutare la comunità salesiana nel mese di agosto per accogliere e supportare il lavoro della nuova Direzione, in un’ottica di apertura e collaborazione con le agenzie educative e l’intera comunità. Animata dallo spirito di Don Bosco, Santa Croce è chiamata ad affrontare le odierne sfide educative e ad accompagnare i bambini e i ragazzi del territorio nel loro percorso di apprendimento e crescita, ma anche a promuovere iniziative formative per le età successive, adolescenti e giovani: un compito arduo che merita l’attenzione e la collaborazione di tante persone per il bene delle nuove generazioni”.