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Scontro auto bici a Civezzano: gravissimo bambino di 10 anni. Tir in fiamme su A22

Bambino stava pedalando co s la sua bici, quando è avvenuto lo scontro

Trento – Un grave incidente con la bici si è verificato nel primo pomeriggio a Civezzano, dove un bambino di 10 anni a seguito di uno scontro con un’auto è rimasto gravemente ferito. Stando alle prime ricostruzioni, il bambino in una curva sarebbe stato investito da un’auto.

L’impatto sarebbe stato molto violento e il piccolo è finito a terra, sbattendo sull’asfalto. Sono intervenuti, ambulanze, vigili del fuoco e i carabinieri nonché l’elicottero di Trentino emergenza. Il personale sanitario ha prestato le prime cure. Il bimbo di 10 anni è stato immobilizzato e stabilizzato, quindi è stato trasferito in gravissime condizioni all’ospedale del capoluogo.

Tir in fiamme sull’A22

Nel pomeriggio verso le ore 16 un camion ha preso fuoco sull’autostrada del Brennero all’altezza di Vadena. Il camion che trasportava bottiglie vuote era già completamente avvolto dalle fiamme, quando i vigili del fuoco del Corpo permanente di Bolzano sono arrivati.

Gran parte del carico si è sparso su tutta la carreggiata, così la corsia in direzione sud è stata chiusa durante i lavori di spegnimento e sgombero. Tra i mezzi nella colonna si è verificato anche un tamponamento, in cui una persona è rimasta ferita. Oltre al Corpo Permanete di Bolzano, sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Egna, il Centro assistenza utenti dell’A22 (Cau), la Polizia Stradale e un’ambulanza.

In breve

Due escursionisti sono scivolati per alcuni metri su una lingua di neve mentre stavano percorrendo il sentiero che dal rifugio Vajolet porta al rifugio Re Alberto, ai piedi delle Torri del Vajolet (gruppo del Catinaccio, Val di Fassa). I due si trovavano a una quota di 2.300 m.s.l.m., circa 300 metri sopra il rifugio Vajolet, quando l’uomo è scivolato per 2/3 metri sulla neve e la donna, nel tentativo di aiutarlo, è scivolata a sua volta, procurandosi una ferita alla testa. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 14.30. Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha verricellato sul luogo dell’infortunio il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica. Sul posto anche un operatore della Stazione Centro Fassa. La donna – residente a Trento del 1965 – dopo aver ricevuto le prime cure sanitarie, è stata imbarcata a bordo dell’elicottero con il verricello mentre il compagno di escursione, incolume, è rientrato a valle a piedi, accompagnato dall’operatore del Soccorso Alpino. La donna è stata elitrasportata all’ospedale Santa Chiara di Trento, dopo che lo stesso elicottero è volato fino al rifugio Antermoia (gruppo del Catinaccio), per recuperare un escursionista di Verona del 1992 che si era sentito poco bene. Assistito dal rifugista e soccorritore alpino, il ragazzo è stato imbarcato sull’elicottero e portato all’ospedale di Cavalese per accertamenti.


Nove mesi dopo una brutale rapina avvenuta a Bolzano, si è conclusa positivamente un’indagine di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Bolzano e condotta dalla Squadra Mobile. La sera del 10 settembre del 2020, la titolare di un centro massaggi di Bolzano ha subito una rapina di 11.000 Euro in contanti da parte di due suoi connazionali. Questi ultimi, dopo averla colpita al volto con un pugno ed averle spruzzato in faccia dello spray irritante, per cercare di guadagnarsi la fuga hanno investito la donna con un’autovettura, condotta da una terza persona. La vittima è riuscita ad aggrapparsi al cofano ed è stata così trascinata per diverse centinaia di metri. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile sul veicolo utilizzato per commettere la rapina hanno consentito di identificare due degli autori: il primo, W.S., cittadino cinese di 27 anni, residente in Veneto e con precedenti di polizia a carico, è stato rintracciato già lo scorso ottobre a Bolzano, dove è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. L’altro malvivente, H.E., di 39 anni, anch’egli cinese, residente a Roma, individuato come l’autista che aveva investito la vittima, aveva fatto perdere le proprie tracce, ma, grazie alle indagini qualche giorno fa è stato rintracciato in Toscana e condotto in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.


Grave incidente stradale, nel pomeriggio di sabato 19 giugno, sulla strada che da Madonna di Pietralba porta a Monte San Pietro, non lontano da Nova Ponente. Nell’incidente, che ha coinvolto più mezzi, una persona è rimasta ferita seriamente. I vigili del fuoco di Monte San Pietro e Nova Ponente hanno dovuto utilizzare anche la pinza idraulica per estrarre dalle lamiere della macchina l’automobilista, che è stato poi portato con l’elisoccorso in ospedale.  Oltre ai vigili del fuoco sono intervenuti anche Croce Bianca, Elisoccorso e forze dell’ordine.

Redazione:
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