Al momento del controllo le Fiamme Gialle hanno trovato 16 persone tra cui anche un bambino di appena due anni
Padova – Tre laboratori che impiegavano manodopera clandestina sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Padova. I tre opifici erano gestiti da cinesi e venivano utilizzati anche come dormitori. Trentasei persone sono state identificate e altre 4, tutti cinesi, sono state denunciate: due per immigrazione clandestina, uno per sfruttamento dell’immigrazione clandestina e uno per violazioni alla normativa sulle condizioni degli ambienti di lavoro.
L’operazione di servizio è stata condotta dai finanzieri del Gruppo di Padova che si sono avvalsi della collaborazione del personale del Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro di Padova e della Polizia Locale di Saonara presso un tomaificio e due laboratori per la produzione di borse in pelle e scarpe.
Uno dei laboratori controllati, il più grande, era stato diviso in due zone: una adibita ad area produttiva, senza peraltro rispettare le più elementari norme in materia di sicurezza; una adibita a dormitorio dove erano stati ricavati veri e propri “loculi” con tavole di legno che potevano ospitare fino a 30 persone: al momento del controllo i finanzieri hanno trovato 16 persone tra cui anche un bambino di appena due anni.
Per poter accedere in un altro laboratorio, i finanzieri hanno dovuto aggirare l’ingresso principale passando attraverso la campagna, nonché bloccare gli accessi secondari, in quanto i proprietari si erano dotati di un sofisticato sistema di videosorveglianza e avevano anche predisposto delle vie di fuga attraverso i campi. Un laboratorio è stato sottoposto a sequestro per violazioni alle vigenti normative in materia di sicurezza sul lavoro. Durante gli accessi sono stati individuati 4 lavoratori in nero e 3 irregolari nei confronti dei quali sono in corso i successivi riscontri amministrativi che porteranno nei prossimi giorni all’erogazione della maxi-sanzione.