Il Presidente della Regione del Veneto promette tolleranza zero
Venezia – “L’unica differenza tra Roma e il Veneto è che da noi, per un puro miracolo, non ci sono stati dei morti, ma anche le nostre strade sono oramai teatro teatro di vere e proprie scorribande da far west. Oggi a Cornuda e Godega Sant’Urbano si sono verificati due episodi sui quali gli inquirenti stanno facendo luce, ma che comunque sono assolutamente inquietanti. In ogni caso l’unica risposta deve essere la tolleranza zero, senza distinzione alcuna, per tutti i responsabili”.
Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto commenta due fatti di cronaca accaduti oggi sulle strade della provincia di Treviso: a Cornuda, dove un’auto, inseguita dalle forze dell’ordine dopo dei furti, ha “bruciato” un semaforo investendo in pieno un’altra auto; e a Godega Sant’Urbano, dove una macchina condotta da un cittadino rumeno, sul quale sono in corso indagini, è piombata a tutta velocità su un distributore di benzina.
“Siamo di fronte a strade sempre più pericolose – incalza il Governatore – ma si sappia a Roma che il Veneto non è disposto a diventare la terra di scorribande e pretende dallo Stato più sicurezza, perché i fatti di cronaca nera sono oramai diventati uno stillicidio quotidiano.”.
“Il Veneto non ne può più – dice il Presidente – e le soluzioni le abbiamo indicate da tempo oramai immemore: tolleranza zero sui territori rafforzando dotazione e mezzi delle forze dell’ordine e inviando l’Esercito a presidiare; pene dure ma soprattutto certe con il carcere fino ultimo giorno della pena inflitta; affrontare e legiferare una volta per tutte sul tema dell’omicidio stradale e dell’ergastolo della patente. Punire i reati è un segno di civiltà e il Veneto è una terra civile. Renzi, Alfano e soci ne prendano atto, parlino meno e agiscano di più. Basta con delinquenti in fuga, i balordi e gli irresponsabili alla guida”.