Tracce di orsi – L’orso torna a far discutere Trentino e Bellunese. Dopo il passaggio dell’orso ribattezzato “Dino”, che nelle scorse settimane ha attraversato la provincia di Belluno, altre due segnalazioni giunte nei giorni scorsi alla Polizia provinciale rafforzano l’ipotesi di un ritorno dell’orso nelle Dolomiti bellunesi.
L’orso a Cereda – La notte di mercoledì 13 maggio è arrivata alla Polizia provinciale la segnalazione di un avvistamento di un orso nell’area del passo Cereda. Ai primi riscontri la segnalazione appare attendibile, ma non sono stati per ora raccolti elementi e reperti che possano confermare con certezza la presenza di un altro plantigrado.
Le segnalazioni nel Bellunese – Nella notte tra lunedì 11 e martedì 12 in Val del Grisol, sopra Soffranco in comune di Longarone, sono stati segnalati danni a delle arnie, dovuti all’incursione di un animale. La scena si è ripetuta la notte successiva. Gli agenti di Polizia provinciale, appostati nella zona la notte tra il 13 e il 14 maggio hanno osservato delle impronte di plantigrado lasciate sul fango, apparentemente diverse da quelle dell’orso avvistato nelle settimane scorse nell’area del Feltrino e del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi. Le impronte sembrano appartenere ad un esemplare un po’ più piccolo, ma solo le analisi sui reperti raccolti in loco e già spediti ai laboratori potranno confermare o smentire quest’ipotesi.
L’orso a Cereda – La notte di mercoledì 13 maggio è arrivata alla Polizia provinciale la segnalazione di un avvistamento di un orso nell’area del passo Cereda. Ai primi riscontri la segnalazione appare attendibile, ma non sono stati per ora raccolti elementi e reperti che possano confermare con certezza la presenza di un altro plantigrado.
Le segnalazioni nel Bellunese – Nella notte tra lunedì 11 e martedì 12 in Val del Grisol, sopra Soffranco in comune di Longarone, sono stati segnalati danni a delle arnie, dovuti all’incursione di un animale. La scena si è ripetuta la notte successiva. Gli agenti di Polizia provinciale, appostati nella zona la notte tra il 13 e il 14 maggio hanno osservato delle impronte di plantigrado lasciate sul fango, apparentemente diverse da quelle dell’orso avvistato nelle settimane scorse nell’area del Feltrino e del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi. Le impronte sembrano appartenere ad un esemplare un po’ più piccolo, ma solo le analisi sui reperti raccolti in loco e già spediti ai laboratori potranno confermare o smentire quest’ipotesi.
