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Sinner e l’ombra del doping: scagionato dall’accusa, test risale alla primavera 2024

Una verifica della primavera scorsa aveva evidenziato la presenza di una sostanza proibita. Nulla era trapelato, Il campione di Sesto Pusteria non è stato squalificato, dopo aver vinto nella notte il torneo di Cincinnati potra’ giocare gli Us Open al via lunedi’. Ma la decisione dell’Itia “e’ appellabile dalla Wada e dalla Nado”, ovvero le agenzie antidoping mondiali e italiane


 

NordEst – Jannik Sinner ha comunicato sui suoi canali social il suo sollievo. “Ora mi lascerò alle spalle – queste le sue parole – questo periodo molto impegnativo ed estremamente spiacevole”.  Per il campione devono essere stati mesi molto bui, scrive il sito di Eurosport, visto che su di lui pendeva una positività al doping ed era al centro di un’indagine di cui non si è mai saputo nulla. Il numero 1 del mondo alla fine è stato dichiarato non colpevole.

I fatti risalgono alla scorsa primavera, quando Sinner era stato trovato positivo ad una sostanza proibita dopo due test effettuati al torneo di Indian Wells, negli Stati Uniti. Erano state trovate tracce di Clostebol nel sangue del giocatore, per un totale di meno di un miliardesimo di grammo. Il clostebol è uno steroide anabolizzante che ha la stessa composizione chimica del testosterone, e che spesso viene usato anche per la cura delle abrasioni.

Sinner si è sempre dimostrato molto collaborativo con l’agenzia internazionale per l’integrità del tennis (ITIA) che ha svolto l’indagine, ed è stato rilevato che la contaminazione è avvenuta attraverso un massaggio effettuato dal fisioterapista, che ha utilizzato la crema per curare un taglio sul proprio dito. La contaminazione è avvenuta per mancanza di attenzione e perché la sostanza era entrata in contatto con alcune ferite aperte del giocatore. Tuttavia, essendo l’altoatesino responsabile anche per il suo team, la International Tennis Integrity Agency ha deciso di togliergli i 400 punti della semifinale di Indian Wells persa contro Carlos Alcaraz e il relativo premio in denaro, circa 300 mila euro.

Il campione di Sesto Pusteria non è stato squalificato, dopo aver vinto nella notte il torneo di Cincinnati potra’ giocare gli Us Open al via lunedi’. Ma la decisione dell’Itia “e’ appellabile dalla Wada e dalla Nado”, ovvero le agenzie antidoping mondiali e italiane.

Redazione:
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