Due importanti operazioni in Trentino e nel Vicentino
NordEst – Il materiale inerte è stato sequestrato dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Trento, a Mezzocorona in Trentino, sui terreni della società gruppo Adige Bitumi.
Secondo gli investigatori, si tratta di una discarica abusiva, dove sarebbero state accumulate – in oltre venti anni – ben 200mila tonnellate di rifiuti, fra limi, fanghi di depurazione derivati dalle attività estrattive e dai lavaggi utili a produrre conglomerati bituminosi.
- Guarda il servizio sul sequestro (TGR Trento)
Il materiale – riferiscono i carabinieri – doveva essere smaltito e non lasciato dove è stato trovato. La direzione di Adige Bitumi (molto presente anche nella manutenzione stradale in regione) respinge però le accuse e assicura piena collaborazione e fiducia in chi sta facendo le indagini, escludendo eventuali infiltrazioni di “organizzazioni criminali”.
Maxi operazione anche in Veneto
Scoperto dalla guardia di Finanza di Vicenza nella provincia berica un magazzino pieno di rifiuti speciali gestiti quasi sicuramente dalla camorra.
In un capannone in disuso di 3mila metri quadrati nell’area industriale di Asigliano Veneto, i militari delle Fiamme Gialle di Noventa Vicentina hanno trovato 600 balle rilegate da filo di ferro ammassate fino a completa saturazione della volumetria dello stabile, costituite, essenzialmente, da materiale plastico, tessile e da rifiuti solidi urbani per un peso complessivo stimato in circa 900 tonnellate.
I rilievi sono stati svolti anche con il supporto dell’Arpav di Vicenza ed è emerso che i rifiuti provenivano dalla Campania e più precisamente dalle zone di Napoli e Caserta.
L’intero sito industriale è stato posto sotto sequestro. Il proprietario del capannone è un noto istituto bancario di livello nazionale.