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Soccorso Alpino Trentino, 1.221 interventi nel 2020

157 uscite per consegna a domicilio presidi sanitari e viveri

 

Trento – Nel 2020 il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino ha effettuato 1.221 interventi su terreno montano o impervio, portando soccorso a 1.283 persone. Sul totale delle 1.283 persone soccorse – si legge in una nota – gran parte delle richieste hanno riguardato persone ferite (740), gli illesi sono stati 494, mentre i decessi 41.

Nel 91% dei casi si è trattato di infortunati di nazionalità italiana (1165), seguiti da tedeschi (56). Tra le principali cause d’incidente, le percentuali più alte sono da attribuire nell’ordine alle cadute/scivolate (46% con 583 persone soccorse), all’incapacità (12% con 159 persone soccorse), ai malori (10% con 129 persone soccorse), alla perdita d’orientamento (8% con 109 persone soccorse).
Ci sono poi 166 operazioni di Protezione civile, di cui 157 uscite degli operatori durante la prima fase del lockdown – da marzo a maggio 2020 – per consegnare a domicilio presidi sanitari individuali e pacchi viveri, in collaborazione con le altre realtà della Protezione Civile, 4 interventi per calamità naturali e 5 interventi di supporto veterinario. Nonostante il periodo di lockdown, il numero di interventi in ambiente montano nel 2020 è aumentato di 73 unità rispetto al 2019, anno in cui gli interventi sono stati 1.148.
L’attività più rilevante è l’escursionismo con il 54% (690 persone soccorse), seguita dalla mountain bike per l’11% (138 persone soccorse), l’alpinismo per il 5% (68 persone soccorse), le ferrate per il 4% (53 persone soccorse), ricerca funghi per il 4% (46 persone soccorse) e scialpinismo per il 3% (36 persone soccorse). Si segnalano, inoltre, 9 interventi in valanga (5 persone soccorse), 2 interventi del gruppo tecnico forre e 2 interventi del gruppo speleologico. Le operazioni di ricerca di persone disperse sono state 78 mentre il numero delle false chiamate 23.
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