Sparatoria a Caldonazzo (Trento): un uomo entra nello studio dei commercialisti Pola in via Stazione e spara 4-5 colpi di pistola
Caldonazzo (Trento) – Arrestato dai carabinieri Ivan Hörmann, 47 anni, di Mezzolombardo. È accusato di tentato omicidio oltre che di minaccia aggravata, sequestro e porto abusivo d’armi.
Verso le 12 di martedì, l’uomo si è avvicinato allo stabile che ospita lo studio Pola e una volta nell’atrio degli uffici, ha sparato tre colpi, pare contro il tappetino. Poi sarebbe scappato a piedi, correndo lungo la via che conduce alla Stazione. Immediate sono scattate le ricerche dell’uomo da parte dei Carabinieri, dopo il primo racconto dei titolari e collaboratori dello studio.
In serata, Ivan Hörmann è stato bloccato dai militari a Predaia in valle di Non dopo la fuga da Caldonazzo. Il suo gesto sarebbe legato a dissidi per l’acquisto di una casa.
Quando è stato arrestato, aveva la pistola ancora carica e con il colpo in canna e un coltello. Fortunatamente non si è registrato nessun ferito.
La preoccupazione dei colleghi
Sulla vicenda è intervenuto anche l’Ordine dei Commercialisti, con una nota esprimendo grande preoccupazione per quanto avvenuto. “In attesa che siano chiariti i contorni della vicenda, il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trento e Rovereto, Pasquale Mazza, esprime la solidarietà sua, dei colleghi del Consiglio Direttivo e dell’intera categoria nei confronti dei colleghi dello Studio Pola di Caldonazzo, dott. Rinaldo Pola e dott. Christian Pola, e dei loro collaboratori per quanto accaduto. Non nasconde, inoltre, la profonda preoccupazione della categoria per il possibile ripetersi di simili episodi, stigmatizzando le drammatiche modalità con cui talvolta vengono gestite le controversie”.
Le immagini (TGR)
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In breve
Ladri in azione in piena notte nelle stazioni di servizio di carburante in Valsugana – Le bande dei distributori hanno preso di mira le aree di Scurelle e Roncegno, con un terzo colpo fallito a Pergine Valsugana. Con una potente aspirapolvere, sono riusciti ad impossessarsi del contante presente all’interno delle colonnine di pagamento, dopo averle forzate. Indagano le forze dell’ordine.