Entro ottobre la Regione, compiendo un passo concreto in favore della sussidiarietà territoriale trasferirà alcune competenze e risorse a Belluno
Belluno – “Se vogliamo far pesare il territorio è necessaria una linea chiara e comune di tutti gli enti che possono avere voce in capitolo”. Con queste parole l’assessore regionale alla Specificità di Belluno, Gianpaolo Bottacin, solidarizza con quanto affermato dai vertici di Confindustria e della Camera di Commercio bellunese. “Non è più il tempo di inutili teatrini che sanno di vecchia politica – aggiunge – marciamo tutti assieme, per far capire al governo che o si danno contenuti, e per contenuti mi riferisco a capacità finanziaria agli enti territoriali, o parlare di specificità equivale a parlare del nulla”.
“Entro il mese di ottobre – rende noto Bottacin – la Regione, compiendo un passo concreto in favore della sussidiarietà territoriale, darà seguito a quanto già concordato e condiviso con la presidente della Provincia in diversi incontri, ovvero trasferire competenze e risorse a Belluno secondo uno schema simile a quello che da qualche mese già applica la Lombardia in favore della provincia di Sondrio. Ovviamente questo non sarà sufficiente a colmare le difficoltà che oggi vive la Provincia; se il governo centrale continuerà a tagliare quelle risorse che una volta riversava al bellunese, comunque anche tutta la buona volontà della Regione, dimostrata ad esempio nel raddoppio dei canoni idrici, avrà poco peso”.
“La questione delle strade – sottolinea – è lampante: la Provincia dal 2002 gestisce, tramite Veneto Strade, le strade ex Anas coprendo le spese con i trasferimenti che lo Stato le dava per compiere tale gestione. E’ ovvio che se lo Stato non trasferisce più una cifra congrua diventa impossibile far fronte a tale gestione. Abbiamo grandi ambizioni, abbiamo un appuntamento fondamentale per il rilancio di tutto il territorio – dice Bottacin – rappresentato dai mondiali di Cortina del 2021, ma purtroppo abbiamo anche infrastrutture desuete e sempre più a rischio, come dimostra la frana di Acquabona che quest’estate ha interrotto per ben tre volta la circolazione verso la regina delle Dolomiti. E il governo Renzi cosa fa? Per il 2016 prevede di assegnare alle strade Anas della Toscana 271,57 milioni (il 24,35% del totale nazionale), a quelle del Veneto 9,97 milioni (lo 0,89%)”.
“Farsi riconoscere l’IVA sui carburanti può essere un inizio: cerchiamo, uniti – è l’appello di Bottacin a enti locali e categorie – di far capire al governo le nostre necessità e ottenere che una quota delle tasse nazionali venga trattenuta dal territorio. Solo così potremmo far ripartire Belluno”.