In Veneto la quota di ragazzi che lasciano la scuola prematuramente è la più bassa in Italia
Venezia – la regione sfiora il target europeo che punta a ridurre al 10% entro il 2020 questa quota: infatti, nel 2013 a livello veneto si registra un insuccesso scolastico per il 10,3% dei giovani 18-24enni, contro il 18,1% del 2004. Si tratta della quota più bassa fra tutte le regioni italiane.
A evidenzialo è il vicepresidente della giunta veneta Marino Zorzato, commentando le ultime elaborazioni della Sezione Sistema Statistico Regionale riferite agli abbandoni scolastici.
“Le statistiche ci dicono che una buona istruzione – fa rilevare Zorzato – rappresenta uno strumento importante in un mercato del lavoro instabile: livelli più elevati di scolarizzazione sono associati a minor rischio di disoccupazione e quindi minore probabilità di esclusione sociale. E’ fondamentale la capacità della scuola di aiutare i ragazzi a riconoscere le proprie inclinazioni, a scegliere i percorsi di studio e di lavoro più vicini alle proprie attitudini. Questo serve a contenere anche la dispersione scolastica”.
Un ulteriore elemento di positività del trend del Veneto viene anche dal fatto che, poiché le regioni italiane partono da perfomances più basse rispetto a molti paesi europei, il governo nazionale ha comunque fissato un target più realistico per l’Italia da raggiungere entro il 2020, ovvero il 15-16% di abbandoni. “Target più che raggiunto dal Veneto”, conclude Zorzato.