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Strage con gas in Siria, oltre 70 morti e decine di feriti

Strage con gas in Siria, oltre 70 morti e decine di feriti

Una stanza di ospedale distrutta a Khan Sheikhun (Afp)

 

Siria (Adnkronos) – Nuovi bombardamenti aerei hanno colpito la regione di Idlib, nel nordovest della Siria, all’indomani della strage di Khan Sheikhun. “Caccia hanno effettuato mercoledì mattina almeno cinque raid contro aree nei pressi di Khan Sheikhun”, denuncia l’Osservatorio siriano per i diritti umani, precisando di non avere al momento informazioni di vittime.

Il nuovo bilancio diffuso stamani dall’Osservatorio siriano per i diritti umani dopo l’attacco aereo di ieri su Khan Sheikhun, e le denunce sull’utilizzo di armi chimiche, è di almeno 72 morti, compresi 20 bambini. Stando alla ong legata agli attivisti delle opposizioni, tra le vittime del “massacro” ci sono 17 donne.

L’Osservatorio ribadisce che fonti mediche hanno “confermato che uno dei quartieri di Khan Sheikhun è stato bombardato con sostanze che si ritiene siano gas” e sottolinea che il bilancio delle vittime potrebbe continuare a salire nelle prossime ore perché i feriti sono decine e ci sono anche alcuni dispersi.

Il precedente bilancio diffuso dall’Osservatorio siriano per i diritti umani riferiva di almeno 58 morti, mentre ieri l’Unione delle organizzazioni di soccorso e cure mediche (Uossm) parlava di “100 morti per soffocamento e 400 feriti a causa di diversi attacchi chimici con gas tossici che hanno colpito Khan Sheikhun”. Secondo la ricostruzione dei fatti fornita dal ministero della Difesa russo dopo la strage di Khan Sheikhun, all’origine delle denunce di un attacco con armi chimiche ci sarebbe un bombardamento dell’aeronautica siriana contro un “deposito terroristico” in cui era contenute “sostanze tossiche” usate per produrre proiettili contenenti agenti chimici.

“Secondo i sistemi di controllo dello spazio aereo russi, ieri tra le 11.30 e le 12.30 ore locali l’aviazione siriana ha condotto un raid aereo alla periferia orientale di Khan Sheikhun, colpendo un deposito di munizioni dei terroristi“, ha dichiarato il generale Igor Konashenko, secondo quanto riporta il sito dell’agenzia Tass, precisando che questo deposito “ospitava un laboratorio per la produzione di proiettili contenenti agenti tossici”.

“Da questo arsenale, armi caricate con agenti chimici venivano poi consegnate dai militanti all’Iraq – ha aggiunto il portavoce militare russo – il loro uso da parte dei terroristi è stato confermato in molte occasioni da parte di organizzazioni internazionali e autorità del Paese”.

Il portavoce russo ha affermato ancora che i proiettili prodotti nell’arsenale erano simili a quelli usati dai ribelli ad Aleppo, dove il loro uso è stato attestato dagli specialisti militari russi.

“I video pubblicati sui social network delle persone colpite a Khan Sheikhun mostrano gli stessi sintomi di avvelenamento delle vittime dell’attacco ad Aleppo avvenuto lo scorso autunno”, ha detto ancora il generale comunicando che la Russia ha consegnato tutte le informazioni in suo possesso riguardo all’attacco di ieri all’Opac, l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, che le “sta ancora valutando”.

“Assicuriamo che queste informazioni sono completamente imparziali e corrispondenti al vero”, ha poi concluso. Ieri il ministero della Difesa russo aveva diffuso un comunicato con cui venivano smentite con forza le notizie circolate riguardo alla partecipazione delle forze russe al bombardamento. Mentre il regime siriano ha negato categoricamente ogni responsabilità dell’attacco chimico. “Non abbiamo usato armi chimiche finora e non le useremo in futuro”, ha dichiarato un portavoce dell’esercito siriano.

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