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Studenti e robotica. Gli studenti del Liceo Rosmini di Rovereto volano in Australia

Dopo il terzo posto nazionale alla First LegoLeague, la squadra è attesa a Sydney

Rovereto –  Stimolare l’ingegno, divertendosi e imparando a lavorare in team. La robotica è una disciplina sempre più apprezzata in ambito scolastico. Il Trentino è all’avanguardia in questo senso. Ne sono un esempio gli ottimi risultati raggiunti nella competizione internazionale di robotica First Lego League e il legame con il mondo produttivo del settore, rappresentato dal Polo Meccatronica di Trentino Sviluppo. Il Liceo Rosmini di Rovereto è tra gli istituti che hanno raggiunto i migliori risultati in questo campo e anche quest’anno si è classificato con il team “xRosminiTek” alla fase internazionale della competizione in programma a Sydney dal fine settimana. Un risultato frutto dell’intenso lavoro svolto in collaborazione con i professori durante l’intero anno e una prospettiva interessante cui il Polo Meccatronica guarda con interesse per la formazione dei professionisti del futuro.

Una sfida emozionante che mette in campo l’ingegno. La First Lego League è una competizione mondiale di robotica che coinvolge giovani brillanti tra i 9 e i 16 anni ed è rivolta alla ricerca di soluzioni sostenibili e innovative a problemi della quotidianità. L’edizione italiana della competizione si svolge da quattro anni con il coordinamento del Museo Civico di Rovereto.
Il Trentino ha subito mostrato interesse verso questa iniziativa con la partecipazione di diversi istituti e il riconoscimento della robotica quale disciplina altamente formativa. È il caso del Liceo Rosmini di Rovereto che da quest’anno ha inserito la robotica educativa quale attività curriculare a sostegno dello studio della fisica e sta predisponendo un laboratorio dedicato. Una scelta che risponde anche al grande interesse dimostrato dagli studenti, testimoniato dall’impegno e dell’entusiasmo messo in questi anni nella First Lego League e dai risultati raggiunti. Dopo il podio nazionale nel 2013 e nel 2014, gli studenti del Rosmini si sono classificati secondi a livello internazionale in Sud Africa nel 2015 e quest’anno confermano il livello raggiunto con la qualificazione all’Asia Pacific Open Championship in programma a luglio alla Macquarie University di Sydney (Australia).
Il team “xRosminiTek” è composto da uno studente del Liceo Scientifico e da cinque del Liceo delle Scienze applicate: Axel Bertolini, Pietro Dalbosco, Matteo Dalle Vedove, William Nicolussi Zom, Nicolò Roati e Mario Semprebon. La partenza è prevista per giovedì all’alba: un lungo viaggio cui seguiranno, dopo il necessario riposo, gli allenamenti e dal 3 al 5 luglio la competizione.
Tra gli sponsor della trasferta c’è Polo Meccatronica. Un supporto che, come spiegato da Mauro Casotto, della Direzione operativa di Trentino Sviluppo, è motivato dall’alto valore formativo di questa competizione, in grado di far sperimentare ai ragazzi tutte le principali componenti della meccatronica e di favorire l’avvicinamento tra il mondo della scuola e l’ambito produttivo. “Un fattore strategico di sviluppo in cui Trentino Sviluppo crede come testimonia la prospettiva di ospitare proprio dentro Polo Meccatronica due istituti scolastici”, ha sottolineato Casotto.
“Spesso si pensa che la robotica sia un gioco mentre rappresenta una disciplina didattica dall’alto valore formativo. Il momento della gara – ha spiegato il Dirigente scolastico del Liceo, Francesco De Pascale – è solo una parte dell’attività che impegna questi studenti per tutto l’arco dell’anno”. La preparazione coinvolge i ragazzi a titolo volontario in orario extra scolastico ma oggi riguarda anche l’attività didattica ordinaria. Il Rosmini ha scelto infatti di introdurre la robotica quale attività didattica di supporto alle materie scientifiche, con particolare riferimento allo studio della fisica. Il valore della manifestazione e del lavoro che vi sta dietro non riguarda, inoltre, solo l’apprendimento scientifico ma abbraccia più in generale la crescita personale.
Un aspetto messo in evidenza dal coach della squadra, il professor Errol Hayman, e sottolineato anche dai ragazzi. “La First Lego League assegna un’importante fetta del punteggio al comportamento della squadra – ha spiegato uno dei membri degli “xRosminiTek”, Matteo Dalle Vedove: – premia la collaborazione, il lavoro in team, la disponibilità ad aiutarsi anche tra diverse squadre. Noi crediamo in questi principi e abbiamo sempre lavorato con questo spirito”.
Il team roveretano ha ricevuto ottimi riscontri nel corso della fase nazionale per quanto riguarda la progettazione robotica e l’ideazione del progetto scientifico. Il tema della riduzione dei rifiuti, a cui è dedicata l’edizione 2016 della competizione, è stato affrontato in diverse prove. Oltre all’efficienza del robot realizzato dagli studenti, il team ha sviluppato un progetto scientifico dedicato alla riduzione degli sprechi alimentari. Le ricerche effettuate dai ragazzi hanno portato alla luce la gravità del fenomeno, con un 20% del cibo acquistato che finisce nella spazzatura in Europa, e ha stimolato l’ideazione di una applicazione per telefoni cellulari in grado di aiutare ad ottimizzare la spesa e la dispensa con il monitoraggio dei consumi, delle scadenze e proposte creative per l’uso del cibo in avanzo.

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