“CampoSaz” è un workshop estivo itinerante d’architettura e design che mira a promuovere l’interazione tra le diverse discipline e professionalità legate all’ambito della progettazione
Valle del Vanoi (Trento) – L’obiettivo del Canpus, è quello di progettare e realizzare fisicamente dei piccoli interventi di valorizzazione urbana e del paesaggio sviluppando delle tematiche predefinite, condensando in un’unica esperienza i processi di progettazione e realizzazione pratica di un’opera. Camposaz 2016 ha voluto sottoporre alla pubblica attenzione la necessità di nuovi punti di vista e nuovi approcci progettuali attraverso i quali poter reinterpretare aspetti problematici delle realtà urbane locali.
L’iniziativa sottolinea inoltre l’importanza dell’impiego nel processo edilizio di materiali sostenibili e disponibili localmente come il legno. Durante il corso del workshop i partecipanti provenienti anche da molti paesi stranieri, hanno alloggiato in un campo tende da loro stessi allestito poco lontano dalla casa di Riposo del Vanoi. Un’esperienza unica quindi per i giovani ma anche per gli stessi ospiti della Casa.
L’inaugurazione delle strutture
Nei giorni scorsi dopo diversi giorni di lavoro, ecco quindi i risultati concreti del workshop. Nuove originali panchine in legno e un terrazzo panoramico che arricchisce il giardino della Casa di riposo.
“Opere – ha spiegato il presidente dell’Apsp del Vanoi, Luigi Rattin – realizzate in legno, all’interno di una cornice naturale e nel rispetto del paesaggio, da un gruppo di giovani architetti provenienti da varie città italiane ed estere, coordinati dall’associazione Camposaz e con il prezioso contributo di Andrea Simon, Claudio Moz e Giuliano Rattin. Questi giovani esperti di progettazione e costruzione hanno donato il loro tempo e la loro professione, oltre all’ottimo risultato, prezioso è stato vederli giornalmente progettare, lavorare con entusiasmo e con energia nel rispetto e nella considerazione di tutti noi. Riuscirà il design, che appaga l’occhio del giovane ad assolvere all’arduo compito di dare ristoro alla fragilità dell’anziano? Questa per noi era la grande sfida, vinta da questi giovani e vivaci partecipanti che, in poco meno di 10 giorni sono riusciti a realizzare delle suggestive e funzionali opere che potranno essere apprezzate ogni giorno dai nostri ospiti”.
Esperienza unica per gli ospiti
“Camposaz – aggiunge il direttore della Casa di riposo, Cinzia Zortea – è un’iniziativa a cadenza annuale, la cui partecipazione è subordinata ad una selezione tramite bando di concorso. Vengono scelti 12 giovani architetti, designer e falegnami di varia nazionalità e di età compresa tra i 19 e i 35 anni in modo da formare un gruppo eterogeneo ma motivato e competente. Per il 2016 è stata la Casa di Riposo di Canal San Bovo, teatro scelto per questa splendida iniziativa, nata quasi per caso. Tutti – continua il direttore – hanno accolto la proposta con entusiasmo. Abbiamo fatto diversi incontri con l’Amministrazione, con il responsabile dell’Associazione Camposaz Andrea Simon e con il Sindaco del Comune di Canal San Bovo, Albert Rattin per pianificare i mezzi necessari e l’organizzazione in generale. E’ stato necessario coinvolgere anche diversi privati che hanno contribuito in solido per la realizzazione dell’opera fornendo il legname, gli attrezzi, il vitto e in alcuni casi il proprio lavoro. Gli scopi sono stati molteplici: l’integrazione culturale, il contatto intergenerazionale, ma sostanzialmente l’obiettivo finale era realizzare un’opera utile per gli ospiti della Casa.
La disabilità viene quasi “dimenticata”
Devo dire che il risultato non solo ha appagato i nostri dubbi e le nostre considerazioni ma è andato oltre il nostro immaginario. Chi si aspettava una terrazza panoramica? Io no di sicuro, si era parlato di un “posto di ristoro” ma ciò che è stato realizzato è di più: un prolungamento nello spazio dove sembra di essere sospesi nell’aria, dove la disabilità viene quasi “dimenticata” in un senso di potenza e libertà. Non parliamo poi degli “arredi del giardino”, ci attendavamo delle panchine, sono stati invece costruiti dei veri e propri spazi di raccoglimento, uno per ogni esigenza: due posti a sedere vicini, un posto a sedere e uno spazio per una carrozzina, una seduta arricchita da un tavolino funzionale, perfino uno spazio di raccoglimento e preghiera davanti al già presente “capitello. Sembra strano dirlo: ma riempiendo il giardino hanno creato spazio”.
L’invito per tutti è quindi a visitare il giardino della Casa a Canal San Bovo, un’esperienza unica da condividere anche con gli ospiti presenti, che avranno certamente un ricordo o un’emozione da regalarci.
> Il portale dell’APSP Valle del Vanoi
Hanno partecipato a CampoSaz
Alberto da Asti
Anna dalla Polonia
Eleonora da Feltre
Enrico da Firenze
Filippo da Brescia
Greta da Roma
Kata dall’ Australia
Laura da Pesaro Urbino
Lucia dalla Romania
Sara da Brescia
Silvia da Torino
Con gli assistenti locali
Andrea Simon
Claudio Moz
Giuliano Rattin
Valentino Cazzetta