Un nuovo approccio musicale inteso a far scoprire agli alunni le proprie potenzialità e a superare le barriere
Belluno – Si concluderà venerdì 3 febbraio il primo corso di formazione per insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria organizzato dall’Associazione Bellunese “Amici della Banda” insieme al C.T.I. di Belluno–Area Intercultura; lo scorso 27 gennaio, per far fronte alle numerose richieste e ovviare al limite di iscrizioni, ne è stato avviato un 2° ciclo.
Il corso dal titolo “L’educazione musicale come pratica inclusiva” ha come obiettivo la promozione del “ben-essere” scolastico attraverso le innumerevoli potenzialità di cui la musica dispone; risorse preziose che, svilite e accantonate da decenni nei programmi scolastici nazionali, oggi si stenta quasi a conoscere, tanto meno a coltivare e fruirne. I più recenti studi condotti da esperti del settore educativo e dell’apprendimento dimostrano come l’attività musicale rappresenti un vero e proprio motore di dinamiche sociali, un potente linguaggio espressivo utilizzabile come strumento trasversale a tutte le discipline scolastiche. L’Associazione Bellunese “Amici della Banda”, facendo del valore educativo della musica fondamento e primo proposito, ha trovato nel C.T.I. di Belluno–Area Intercultura un ottimo collaboratore che, una volta reperiti i fondi e gli spazi necessari, ha permesso l’avvio di questo percorso formativo lo scorso ottobre nelle aule della scuola secondaria di 1° grado “V. Zanon” di Castion.
Rivolta agli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria, anche senza conoscenze musicali specifiche, con l’intento di fornire nozioni e strumenti operativi per fini inclusivi nella scuola (vale a dire per rispondere alle speciali esigenze che ogni alunno richiede per usufruire al meglio dell’offerta scolastica, a livello sia personale che di gruppo), la proposta ha trovato fin da subito un largo seguito, tanto da far predisporre già all’avvio del corso un secondo ciclo (iniziato il 27 gennaio) per soddisfare le richieste che a ottobre i 30 posti disponibili non sono riusciti a soddisfare. Attraverso i seminari e i laboratori dei relatori Laura Zallot (coordinatrice didattica del corso), Candida Capraro, Manolo Da Rold e Diego De Pasqual, gli insegnanti iscritti hanno appreso e fatto pratica con metodiche musicali volte a far scoprire agli alunni le proprie potenzialità, aiutarli nella comunicazione e nella socializzazione anche laddove vi siano barriere di tipo verbale, cognitivo, fisico o comportamentale, supportarli nello sviluppo della personalità, in particolare nei casi in cui vi siano difficoltà di controllo emotivo, iperattività, deficit di concentrazione e attenzione.
Si attenderà la fine del 2°ciclo per un bilancio definitivo sull’iniziativa che tuttavia già adesso può definirsi proficua in termine di obiettivi e di propositi futuri. Gli insegnanti stessi hanno espresso l’interesse per un corso specifico di educazione all’ascolto. Sarebbe interessante poter implementare il corso di quest’anno in questo senso, considerando in primo luogo la risposta degli alunni.
“La musica, come ha detto il Maestro Claudio Abbado, non è importante per i bambini per farli diventare musicisti, ma per insegnare loro ad ascoltare e, di conseguenza, a essere ascoltati.“[Paolo Crepet]
Per informazioni sui corsi dell’Associazione Bellunese “Amici della Banda”:
www.bandabelluno.it
info@bandabelluno.it
tel.3403300632