Il sangue dal Friuli – La conferma, dal presidente dell’Afds, Renzo Peressoni, che ha anche provveduto a spedire all’Aquila 100 sacche di sangue gruppo O Rh negativo, che ha le caratteristiche di essere universale. L’autoemoplasmoteca e’ stata accolta con gratitudine al suo arrivo nella tendopoli principale ove e’ stata collocata a fianco dell’ospedale da campo, poiche’ il centro trasfusionale non aveva trovato posto neppure sotto una tenda.
Davanti alla struttura campeggiano due cartelli: ‘Il Friuli non dimentica 6 maggio 1976-3 aprile 2009’ e ‘Non e’ forte chi non cade mai, ma colui che, caduto, si rialza’. Il Direttore generale dell’Ospedale aquilano entrando per primo all’interno e vedendo uno spazio pulito ed attrezzato ha sostenuto che i friulani, oltre a portare i migliori uomini della protezione civile, dei vigili del fuoco e degli Alpini, ‘hanno portato anche l’esempio dei migliori donatori’. Flaviano Zaini, presidente della VAS, una piccola associazione locale di 4.000 aderenti che danno 6.000 donazioni all’anno, nata 54 anni fa, ha anche riferito che sotto le macerie sono morti tre donatori aquilani e una decina e’ rimasta ferita.
Berlusconi e il Trentino – Con questo spirito la Provincia autonoma di Trento ha voluto essere ufficialmente presente a due piccole cerimonie che si sono svolte a Onna. Presente l’assessore provinciale Lia Beltrami in rappresentanza del presidente e di tutta la Giunta, sono stati ricordati i caduti in guerra dapprima dall’onorevole Pierferdinando Casini, quindi dal presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi.
A far parte del picchetto d’onore anche i nostri vigili del fuoco che hanno lavorato fianco a fianco coi colleghi di Roma sia per la messa in sicurezza di edifici e strade ad Onna, sia per il puntellamento di quell’opera d’arte religiosa che è la chiesa di Santa Giusta a Bazzano. È qui che il capo del Governo, accompagnato da Guido Bertolaso, ha elogiato il lavoro della protezione civile trentina di cui ha voluto conoscere caratteristiche e modalità organizzative.
A fornire ulteriori informazioni, l’assessore Lia Giovanazzi Beltrami ed il dirigente del Servizio prevenzione rischi della Provincia autonoma di Trento, Gianfranco Cesarini Sforza che avevano già accompagnato l’onorevole Casini nella visita al campo base dei trentini. A Paganica Casini si è soffermato a lungo in un sopralluogo ai diversi settori dell’accampamento.
Nella tenda che funge da sala operativa ha visionato i progetti delle casette in legno che la Provincia, attraverso lo stanziamento disposto dal presidente Lorenzo Dellai, realizzerà per dare un ricovero dignitoso a poco meno di un migliaio di senza tetto. Casini ha anche visitato le tende, i servizi e la cucina da campo dove è stato accolto dai NuVolA trentini. Nel corso della mattinata la delegazione trentina ha anche incontrato l’onorevole Dario Franceschini.