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Terremoto politico nella Svp in Alto Adige: Widmann non si dimette in attesa di rimpasto

Il governatore altoatesino Arno Kompatscher aveva confermato il ritiro delle competenze all’assessore alla salute Thomas Widmann, dopo la pubblicazione delle intercettazioni che lo riguardano sul trasporto pubblico locale. La replica di Widmann: “Il governatore ha un problema personale con me, ora lo risolva”

Bolzano – L’assessore altoatesino alla Sanità, Thomas Widmann, per il momento, non si dimette, nonostante il governatore Arno Kompatscher gli abbia ritirato le competenze. “Il presidente evidentemente ha un problema personale con me e spetta a lui risolverlo”, afferma Widmann al’ANSA.

“Continuerò il mio impegno, anche se non in giunta, in consiglio provinciale perché ho una responsabilità nei confronti dei miei elettori”. Lo ha detto l’assessore Thomas Widmann, al quale il governatore del Trentino Alto-Adige Arno Kompatscher ieri ha ritirato le competenze alla luce delle polemiche dopo la pubblicazione di un libro sul cosiddetto caso Sad. “Il presidente – ha affermato Widmann – da un anno era a conoscenza di tutto il materiale ed io in più occasioni mi sono scusato per affermazioni fatte a quattro occhi al telefono che di certo non sono state belle”. L’assessore ha accusato Kompatscher “di non aver mai cercato in questo anno il chiarimento”.

Ha poi sottolineato che, nonostante a volte ci siano state posizioni divergenti, “abbiamo collaborato bene e ho sempre sostenuto l’esecutivo e mi stupisce che solo ora improvvisamente sia venuta meno la fiducia”. Widmann ha sottolineato che “solo lunedì mi è stato chiesto di dimettermi”. “Non credo – ha proseguito – che giovi a nessuno interrompere i progetti avviati ad un anno e mezzo dalle elezioni. Spetta ora al presidente presentare una nuova composizione della giunta e sottoporla al partito e al consiglio”.

Widmann ha ripercorso la sua carriera da “uomo politico in una famiglia politica, sia come assessore nelle diverse legislature con diversi incarichi sia come presidente del consiglio. Ha inoltre ricordato le sfide della pandemia e della difficile gestione dell’assessorato alla sanità. “Le intercettazioni riguardano sette telefonate fatte tre anni fa nell’arco di quattro mesi. Non credo che si possa definire una cospirazione”, ha aggiunto Widmann. “Se ora diventa prassi che telefonate senza alcuna rilevanza penale passino ai media, allora siamo davvero alle barbarie”, così Widmann.

L’amarezza di Kompatscher

“Abbiamo collaborato bene nel momento più difficile della pandemia, ma è venuta meno una base di fiducia reciproca”, ha spiegato Arno Kompatscher. L’assessore alla sanità Thomas Widmann – protagonista in negativo delle intercettazioni telefoniche pubblicate di recente nel libro Freunde im Edelweiss – deve dimettersi. La richiesta viene direttamente dal presidente della Provincia Arno Kompatscher. Nel caso non si dimetta – ha aggiunto – gli ritirerò le deleghe come assessore, la principale quella alla sanità.

Il segretario Svp Philipp Achammer ha inoltre annunciato il ritiro del segretario di circoscrizione di Bolzano Christoph Perathoner e del vice segretario del partito, l’ex senatore Karl Zeller. Il capogruppo nel consiglio provinciale Gert Lanz si sottoporrà a un voto di fiducia nel gruppo

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