Riguarda anche 7 official. La posizione di ‘close contact’ non impatta sulla partecipazione ai Giochi:possono continuare ad allenarsi e a gareggiare
NordEst (Adnkronos) – L’Imperatore del Giappone, Naruhito, ha dichiarato ‘ufficialmente aperti’ i Giochi olimpici di Tokyo 2020. Subito dopo, sei atleti, tra cui la pallavolista azzurra Paola Egonu, sono entrati nello stadio che ospita la cerimonia d’apertura, con la bandiera olimpica. Poi è stata la tennista giapponese Naomi Osaka l’ultima tedofora che ha acceso il braciere dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, chiudendo la cerimonia di apertura.
La cerimonia
La cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo 2020 ha alzato il sipario sul più grande spettacolo sportivo tenutosi da quando il coronavirus ha preso piede all’inizio dello scorso anno e dopo un rinvio di un anno. L’atto formale e più spettacolare, sotto lo slogan ‘United by Emotion’ ha mescolato la tradizione giapponese, mettendo in risalto l’artigianato raffinato con la cultura moderna, celebrando anche gli atleti che si sono allenati per le Olimpiadi durante la crisi sanitaria globale. Lo spettacolo, iniziato alle 20 in punto, in uno stadio vuoto – a parte le 1000 persone circa presenti tra dignitari e giornalisti – e mentre all’esterno alcuni dimostranti hanno protestato con dei megafoni contro la decisione del governo nipponico di tenere comunque il grande evento nonostante la pandemia Covid-19, sarà stato comunque seguito da miliardi di persone in tutto il mondo.
Il comitato organizzatore di Tokyo 2020 ha progettato la cerimonia attorno a diversi temi. Tutti sostenuti dall’idea che i Giochi possono portare nuova speranza e incoraggiamento alle persone di tutto il mondo, sia attraverso l’aspetto attivo degli atleti, che attraverso il potere dello sport. I Giochi coinvolgeranno del resto circa 11.000 atleti che arriveranno da 206 paesi. Uno spettacolo di luci, corpi, colori che ha preso il via con ballerini e un tapis roulant al centro della scena, come a indicare il fatto che durante la pandemia lo sport è stato relegato tra le mura delle case. Poi danzatori legati da un filo ad indicare i legami tra le persone. Le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono state anche dedicate alla ricostruzione dopo lo tsunami e incidente nucleare di Fukushima del 2011.
Nel solco della tradizione, nella cerimonia sono stati messi in evidenza due importanti simboli del Paese nipponico – il sole che compare anche nella bandiera nazionale e il Monte Fuji – e con un legame speciale con l’edizione di Tokyo 1964, i cinque cerchi fatti con il legno delle 47 prefetture giapponesi prendono forma al centro della scena, nel ricordo dei Giochi di 57 anni fa quando gli atleti di tutte le nazioni portarono con sé i semi degli alberi commemorativi che avrebbero sancito un legame indissolubile tra l’olimpismo e e il Paese del Sol Levante.
Alle 20,40 è iniziata la sfilata delle delegazioni aperta dalla Grecia e seguita dal Team dei Rifugiati. La sfilata dell’Italia è iniziata alle 20,49 con i due portabandiera Jessica Rossi ed Elia Viviani a guidare il numeroso gruppo azzurro. L’Italia ha sfilato per 18esima dopo Israele e prima dell’Iraq, dimostrando tutta la gioia per questo evento. E’ stata una delle delegazioni più festanti. Sotto lo sguardo del Presidente del Coni, Giovanni Malagò e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport e plurimedagliata olimpica, Valentina Vezzali, ha sfilato una folta rappresentanza dell’Italia Team, con il Segretario Generale del Coni, Carlo Mornati, responsabile della Preparazione Olimpica e 110 atleti (di 21 discipline diverse) sui 384 attesi in Giappone (record di presenze azzurre all’Olimpiade). Le atlete e gli atleti azzurri hanno sfilato in bianco, indossando un capo speciale firmato EA7 Emporio Armani, con le mascherine bianche.
“Brividi forti. Emozioni speciali. Come voi, pronti a onorare il tricolore e a farlo sventolare in alto a #Tokyo2020 per regalarci un sogno da vivere a occhi aperti. Con forza, talento e orgoglio. Forza ragazze, avanti ragazzi. Andiamo #Italia! #OlympicGames #ItaliaTeam”, ha scritto su Twitter il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
“E’ stato tutto bellissimo, già quando siamo arrivati e ci hanno consegnato la bandiera. Poi avere tutti i nostri compagni di squadra che urlavano e ci incitavano e sostenevano, è stato bellissimo. All’ingresso dello stadio l’emozione ti investe, e poi te la godi davvero”, le parole di Jessica Rossi. “Purtroppo è un attimo perché hanno fatto il taglio e non il giro completo: lo stadio poi purtroppo era vuoto ma l’emozione è sempre la stessa, perché indipendentemente dalla mancanza di pubblico, tu sai dove sei e cosa stai facendo. Nel momento che stiamo vivendo è un onore ancora più significativo”, prosegue l’azzurra. “Emozione paragonabile all’oro Olimpico? Anche solo quando mi ha chiamato Malagò per dirmi che ero la portabandiera per me era anche di più, poi è ovvio che se non avessi vinto l’oro non avrei fatto la portabandiera. E quindi non posso dire è oltre l’oro olimpico. Io pensavo che oltre l’oro olimpico per un’atleta non ci fosse altro e invece c’era. Questa -conclude- è una cosa che succede una volta nella vita ed è bello”.
“E’ stata un’emozione fortissima. Quando hanno chiamato l’Italia, il nostro gruppo ha fatto un boato enorme e io e Jessica davanti a loro è stato un momento veramente da pelle d’oca, da brividi. il momento più forte della serata e dove ci siamo sentiti veramente italiani e pronti a dare il massimo”, dice Elia Viviani. “Lo stadio vuoto mi ha fatto effetto in un momento successivo, ma il momento più forte è stato quello e ce lo siamo goduti al massimo, ma ci siamo goduti tutta la giornata, dalla partenza al video bellissimo di auguri di compleanno al presidente Mattarella. Da lì in poi si è creata la squadra e ora siamo pronti da domani a gareggiare e cercare di portare più in alto possibile la nostra bandiera”, aggiunge il ciclista azzurro.
Una delle novità di questa edizione era il doppio portabandiera ammesso dal Comitato Olimpico Internazionale ma solo se è garantita la parità di genere. La novità è stata recepita dalla quasi totalità delle Nazioni, tranne 16. A chiudere la sfilata il Giappone padrone di casa, con la delegazione più numerosa di tutte, preceduto da Stati Uniti e Francia che ospiteranno con Parigi e Los Angeles i Giochi del 2024 e del 2028.
Un bellissimo gioco di luci a formare il pianeta terra e tutti i paesi hanno incantato i presenti allo stadio. Poi i discorsi ufficiali. “Ci siamo preparati per queste Olimpiadi con la collaborazione di un numero infinito di persone, convinti e risoluti nella nostra determinazione a realizzare un evento in cui tutti quelli che ne prendono parte possano sentirsi al sicuro. Spero che questa cerimonia di apertura possa dare un piccolo contributo verso un futuro positivo in cui tutti si sforzano di raggiungere il meglio per se stessi sentendosi veramente uniti nella diversità”, evidenzia la presidente del Comitato organizzatore dei Giochi olimpici e paralimpici, Seiko Hashimoto, nel suo intervento allo Stadio Olimpico durante la cerimonia di apertura di Tokyo 2020.
“Oggi gli atleti olimpici stanno inviando un clamoroso messaggio di speranza al nostro fragile mondo. La cerimonia di apertura mette in evidenza questo messaggio olimpico di resilienza, solidarietà e unità di tutta l’umanità in superamento della pandemia. I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 sono una luce alla fine di questo tunnel buio”, dice il presidente del Cio, Thomas Bach, durante l’apertura dei Giochi di Tokyo. “I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 sono possibili solo grazie all’incredibile abilità dei nostri gentili ospiti, il popolo giapponese. Per questo traguardo davvero storico, i nostri gentili ospiti giapponesi meritano la nostra più profonda gratitudine, rispetto e ammirazione”.
“Nei prossimi giorni, gli atleti ispireranno tutti noi con la loro eccellenza atletica. In tal modo, lo faranno esemplificano il vero significato di ‘Più alto, più veloce, più forte – Insieme’. Questo è il messaggio olimpico che stiamo inviando insieme, da Tokyo e dal Giappone, nel mondo: sia nello sport, sia nell’affrontare le tante sfide nella vita, siamo sempre più forti insieme. Grazie per essere una parte così importante di questa storica celebrazione di pace, solidarietà e unità di tutta l’umanità”.