La droga continua ad arrivare in Italia lungo l’asse del Brennero
Trento – Le unità cinofile antidroga della Guardia di Finanza di Trento, nell’ambito del potenziamento dei controlli di prevenzione e repressione dello spaccio e del traffico di sostanze stupefacenti, hanno sequestrato cinque chili e mezzo tra eroina e cocaina ed arrestato tre cittadini
nigeriani che fungevano da corrieri ovulatori.
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Trento hanno svolto una serie di controlli antidroga presso le barriere autostradali della A22, concentrandosi su alcune delle principali linee di trasporto su gomma che transitano sull’asse del Brennero.
L’aver evidenziato tali indicatori di rischio aveva già condotto i Finanzieri, nel dicembre scorso,
ad arrestare due corrieri della droga nigeriane che portavano con sé barattoli di conserva di pomodoro pieni di ovuli, oltre a trasportarne una cinquantina nel proprio corpo, consentendo ai militari di sequestrare 4,5 chili di sostanza stupefacente, cocaina
ed eroina, del valore complessivo sul mercato illecito pari a circa quattrocentomila euro.
I controlli
Domenica sera, durante i controlli su un pullman di una nota società internazionale di trasporto persone a basso costo, che stava effettuando una delle soste di tappa previste
sulla tratta Monaco di Baviera (D) – Crotone, all’altezza dell’area di servizio Paganella
Ovest, il fiuto dei cani antidroga Apiol e Nabuco ha individuato tra i bagagli stivati nel vano sottostante l’automezzo due borse che i due segugi hanno iniziato a puntare con particolare insistenza, attirando l’attenzione dei propri conduttori.
I Finanzieri hanno domandato chi
fossero i proprietari delle borse e subito, evidentemente non sospettando nulla, si sono fatti avanti tre ragazzi nigeriani.
All’apertura delle valigie le Fiamme Gialle hanno trovato al loro interno otto grandi lattine di conserve di pomodoro con marche straniere, che risultavano essere identiche a quelle del sequestro del dicembre scorso.
Certi di avere a che fare con corrieri di droga, i Finanzieri hanno consentito all’autista e ai passeggeri del pullman di ripartire per il loro
viaggio senza far loro subire alcun ritardo sulla tabella di marcia e hanno quindi condotto i nigeriani presso la caserma di via Vannetti, sede della Compagnia della Guardia
di Finanza di Trento, per proseguire i controlli.
Una volta aperte le lattine di conserva, all’interno, tra la polpa di concentrato di pomodoro,
sono subito apparse decine di ovuli termosaldati dal peso variabile di 40/50 grammi l’uno che, a un esame speditivo, si sono rivelati contenere cocaina ed eroina.
I tre corrieri nigeriani sono stati identificati in O.F., 29 anni, residente in provincia di Napoli e O.C., di 26 anni, residente in provincia di Lecco, tra di loro fratelli; mentre il terzo è risultato essere O.G., di 30 anni, residente in provincia di Palermo.
Tutti erano in possesso di regolare
permesso di soggiorno in Italia ed erano incensurati. Sospettando che i ragazzi potessero aver ingoiato degli ovuli per trasportarli all’interno
del loro corpo, come si era verificato nel caso delle due ovulatrici nigeriane, sono stati accompagnati all’Ospedale Santa Chiara di Trento per essere sottoposti a radiografia.
Tutti e tre sono risultati essere “ovulatori”, e cioè veri e propri “narco-corrieri” che caricano all’interno del loro corpo, ingerendoli, ovuli di plastica termosaldati contenenti sostanza stupefacente.
L’aumento di tale modalità di occultamento che si sta registrando
dipende sicuramente dal bassissimo costo “logistico” del trasporto, cui si aggiunge la tragica facilità di reperimento di persone in difficoltà disposte a fare il semplice corriere
o di assumersi il rischio di fungere da ovulatore.
All’esito delle radiografie, in effetti, due dei nigeriani avevano nel proprio stomaco cinquanta ovuli, mentre il terzo ne aveva ingeriti quaranta. Tutti, sottoposti al trattamento del caso, hanno espulso gli ovuli naturalmente nel corso della giornata di domenica e lunedì,
prima di essere condotti al Carcere di Verona, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il sequestro
Nel complesso, sono stati sequestrati 479 ovuli, ci cui centoquaranta trasportati nel corpo dai corrieri nigeriani, per un totale di 5,5 chili di droga, suddivisa in 3,5 kg. di
eroina e 2 kg. di cocaina il cui valore complessivo sul mercato illecito è pari a oltre seicentomila euro.