Vittima del tragico incidente domenica pomeriggio verso le 17 a Farra di Soligo (Treviso) è Adriana Bertolo, 72enne di Castelfranco: pare che il freno a mano dell’auto, una Land Rover, non fosse stato inserito
NordEst – Un gravissimo incidente che ha davvero dell’incredibile. E’ accaduto domenica pomeriggio nel Trevigiano. Durante una tranquilla giornata di fine estate, la coppia era uscita in auto per una gita fuori porta. L’auto senza il freno a mano sulla collina, il mezzo che si muove e prende velocità, dentro la moglie cerca invano di fermarla e il marito che non può far nulla, la vede schiantarsi fuori strada.
L’uomo che guidava il mezzo, si sarebbe fermato a bordo strada per annotarsi il numero di telefono esposto in una casa in vendita. Forse a causa di una dimenticanza, non avrebbe tirato il freno a mano, lasciando correre la macchina lungo una stradina in discesa con la moglie a bordo. Il suv ha percorso quasi 2 chilometri prima di trovare il fatale ostacolo, prendendo velocità e trasformandosi in una trappola mortale fino al terribile schianto contro il muretto in cemento. Troppo gravi le ferite riportate dalla donna.
Secondo le prime ricostruzioni pare che il marito, Paolo Manente (ex primario di Oncologia a Castelfranco), non avesse azionato il freno a mano dopo essere sceso dalla sua auto. La Procura ha sequestrato il mezzo, per verificare se ci siano stati o meno dei malfunzionamenti. Inutile purtroppo l’arrivo dei soccorsi del Suem 118 e dei vigili del fuoco, che non hanno potuto far altro che constatare la morte di Adriana Bertolo, 72enne di Castelfranco.
#16settembre 16:45 #FarradiSoligo(TV), perde il controllo dell'auto andando a sbattere contro un muretto: deceduto il conducente. Soccorsi #vigilidelfuoco @SUEM_Veneto #soccorsiquotidiani pic.twitter.com/2hyU4DZpq7
— VigilFuoco Veneto (@vvfveneto) September 16, 2018
-
In breve
Un ragazzino è morto, travolto da un muletto, mentre con un amico si era introdotto in un deposito di materiali edili a Venezia. Scattato l’allarme sul posto sono giunti i sanitari del Suem 118 che non hanno potuto che constatare la morte del ragazzino mentre i carabinieri, la polizia, i vigili e la Capitaneria di porto stanno ricostruendo la vicenda. L’incidente è avvenuto lungo il cosiddetto rio della Scomenzera, a poche centinaia di metri dal terminal automobilistico di Piazzale Roma ed allo stesso tempo scalo per il trasporto di materiali per via acque. Da chiarire il perché i due ragazzini siano entrati nel cantiere che era chiuso e la vittima si sia avvicinato al mezzo che per essere utilizzato richiede specifiche professionalità.