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Tragedia sulle Alpi: tre bolzanini e una guida di Como tra le vittime

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Un gruppo di 14 persone passa la notte all’addiaccio sulla Haute Route Chamonix-Zermatt: quattro morti, cinque gravissimi e cinque feriti non gravi.

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NordEst – Le persone sono state ritrovate in un grave stato d’ipotermia nella regione di Arolla, nel canton Vallese. Il gruppo di sportivi aveva passato la notte all’addiaccio.

Lunedì mattina è stata lanciata una vasta operazione di ricerca, anche con sette elicotteri, nell’area della Capanna delle Vignette, sulle alture di Arolla, per soccorrere il gruppo formato da quattordici scalatori originari di Francia, Germania e Italia.

Una delle vittime è Marco Castiglioni, 59 anni, la guida alpina italiana che conduceva il gruppo di alpinisti. Castiglioni, nato a Como, da qualche anno si era trasferito in Svizzera, in Canton Ticino, con la moglie di origine bulgara e con lei aveva aperto un’agenzia che organizzava escursioni in montagna.

Oltre alla guida della spedizione di Como, ci sono anche tre escursionisti esperti di Bolzano tra le vittime: si tratta di Elisabetta Paolucci, Marcello Alberti (53 anni) e Gabriella Bernardi (53 anni), marito e moglie.

I rocciatori, a causa di una tempesta, non sono riusciti a raggiungere il rifugio, posto a 3’157 metri d’altitudine tra la Pigne d’Arolla e il Monte Collon, e hanno appunto dovuto passare la notte senza riparo a temperature scese abbondantemente sotto lo zero.

Gli alpinisti stavano affrontando la Haute Route Chamonix-Zermatt ed erano divisi in due formazioni: una contava dieci persone, tra cui una guida, e la seconda quattro.

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