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Tragedia sul Colbricon, Primiero si stringe alla famiglia di Aldo Giovanelli: funerali giovedì 12 aprile alle 14.30 a Transacqua

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Fissati i funerali di Aldo Giovanelli: si terranno giovedì 12 aprile alle 14.30 a Transacqua nel Primiero

Primiero (Trento) – L’intera vallata di Primiero è stata colpita al cuore, dal tragico incidente alpinistico, nel quale ha perso la vita lunedì mattina, Aldo Giovanelli, 43 anni di Imèr, ma residente da tempo a Transacqua nel Primiero, con la moglie Silvia Scalet e la figlia di 11 anni.

Aldo Giovanelli – agente di commercio e grande appassionato di sport – era figlio di Giuseppe Giovanelli, quest’ultimo è stato sindaco nel passato del Comune di Imèr e da sempre impegnato nello sport, nel sociale e nel Consiglio pastorale locale. Una disgrazia che lascia tutti senza parole, una intera comunità nel dolore.

I Soccorsi in quota

Si sono concluse verso le 11.30 di lunedì le operazioni di recupero della salma dello sfortunato scialpinista di Imèr nel Primiero, scivolato tragicamente per 300 metri in un canalone sulla cima Colbricon nel Lagorai, a una quota di circa 2600 metri, mentre con un compagno di Imèr, stava salendo verso la vetta. L’allarme è stato lanciato alle 10.05 di lunedì mattina dal compagno di escursione, il quale era rimasto indietro rispetto all’amico.

L’uomo, una volta arrivato in cima e trovando solo un bastoncino del compagno, ha allertato immediatamente i soccorsi. Il Coordinatore dell’Area operativa Trentino Orientale ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha trasportato in quota alcuni uomini della stazione di San Martino di Castrozza e Primiero. I soccorritori hanno individuato lo scialpinista in un canalone e non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Lo scialpinista primierotto potrebbe essere stato tradito da una lastra di ghiaccio.

Il corpo senza vita dell’uomo è stato verricellato e trasportato alla caserma dei Vigili del Fuoco di Fiera di Primiero e subito dopo ricomposto nella cella mortuaria di Pieve a Transacqua, in attesa del nulla osta per i funerali, fissati per giovedì 12 aprile alle 14.30 a Transacqua.

Cima piccolo Colbricon metri 2511, sullo sfondo il Colbricon 2600 metri

Cima Colbricon, una classica scialpinistica tra il Lagorai e le Pale – Il percorso al Monte Colbricon è una delle grandi classiche invernali della zona Paneveggio – Passo Rolle. L’itinerario si svolge in un contesto ambientale suggestivo tra il Lagorai, le Pale di San Martino e la Catena di Cima Bocche. Il giro si sviluppa in prevalenza su versanti nord e raggiunge la cima del Monte Colbricon Occidentale (stessa quota di quella orientale). Ci si incammina lungo la stradina nella fitta foresta di Paneveggio seguendo le indicazioni del cartello SAT ex Malga Colbricon (strada forestale “Corradini”). Si continua per la stradina oltrepassando tre ponti su piccoli rivi (sempre indicazioni Malga Colbricon) e si raggiunge, dopo circa 20/30 min, una serie di casette (parco – circa 1700m). Qui si prosegue fino alla Malga Colbricon (1838 m). Si continua ancora dritti in direzione Sud-Est verso il Passo di Colbricon senza però raggiungerlo. Poco prima del Passo di Colbricon, a quota 1840 m circa, si risale a destra per portarsi sotto l’ampio vallone posto fra Cima Colbricon e il Colbricon Piccolo e si prosegue in salita in direzione Sud-Ovest. Si raggiunge così l’avvallamento a quota (2420 m) e ci si porta in cima all’ampio vallone situato fra il Colbricon e il Colbricon Piccolo. Dall’ampio avvallamento si traversare verso sinistra in direzione Sud, Sud-Est lungo la dorsale Nord-Ovest della cima, per portarsi sotto la Cima di Colbricon Occidentale. Ci si alza quindi lungo la dorsale puntando alla cima finché è possibile salire con gli sci ai piedi; effettuare un breve tratto a piedi o con ramponi fino in vetta.

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