Si tratta di uno stormo in migrazione guidata, partito dall’Austria e arrivato a Belluno
Belluno – Alle 16.20 del 23 agosto lo stormo di Ibis eremita della III Migrazione Guidata dall’uomo è entrato in Italia, atterrando al Campo Volo di Santa Giustina, in provincia di Belluno. Partiti da Bramberg am Wildkogel in Austria, uomini e uccelli hanno attraversato il Tirolo austriaco e valicato le Alpi e le Dolomiti, per raggiungere Belluno. Hanno sfiorato quota 3mila metri, in una tappa che li ha impegnati in 7 ore e 44 di volo.
All’arrivo, però, il gruppo conta tre dispersi durante il percorso attraverso le Alpi. L’appello – si legge – è a contattare direttamente il Waldrappteam al numero +39 3336455562 in caso di avvistamenti: gli Ibis sono riconoscibili grazie al numero sull’anello che hanno applicato alla zampa. “Un attacco di un’Aquila ha disperso Cenerella e Mati, rispettivamente anelli numero 127 e numero 145, avvenuto nel Parco Naturale delle Tre Cime, nei pressi del Lago di Misurina (BZ)”, fa sapere Johannes Fritz, capo progetto del Waldrappteam. “Un terzo Ibis, Giulietta (adottata da Verona Bird Watching, da cui il nome ndr), anello 128, si è allontanata inspiegabilmente a 10 chilometri dall’arrivo al Campo volo di Santa Giustina”, aggiunge Fritz.
Un quarto Ibis, Cannella, si era fermato al Passo di Vizze, sul confine tra Austria e Italia, probabilmente infortunato alla zampa e verrà presto recuperato dal team. Inoltre, non è partito un quinto, anch’esso infortunato. Così, con tre dispersi e due infortunati, lo stormo in viaggio per Orbetello, al momento in sosta nella provincia di Belluno, passa da 26 a 21 Ibis eremita.
La prima tappa si era conclusa il 19 agosto scorso. Partiti nei pressi di Salisburgo erano arrivati a Bramberg am Wildkogel nel pomeriggio di venerdì scorso tutti sani e salvi nonostante l’attacco di un’Aquila reale a metà strada. Anche quest’anno le mamme adottive precedono a bordo di due deltaplani a motore 26 giovani Ibis: in vista dell’inverno, Anne-Gabriela Schmalstieg e Corinna Esterer stanno conducendo gli uccelli verso l’Oasi di Orbetello, affinché questi possano memorizzare la rotta di migrazione e tornare autonomamente in Austria con le temperature miti della prossima primavera.
L’obiettivo del progetto ‘Reason for hope’, cofinanziato dall’Ue e condotto dal gruppo di ricercatori austriaci del Waldrappteam con la partnership italiana del Parco Natura Viva di Bussolengo, prevede che 120 Ibis eremita siano in grado di migrare autonomamente entro il 2019. Fino ad allora avverrà una migrazione guidata dall’uomo ogni anno.