Mentre sull’Italia arriva un altro Natale di crisi con la previsione di dover pagare, per chi le paga, ancora piu’ tasse dal nuovo anno, la Cgia di Mestre ha calcolato di quanto si ridurra’ la tredicesima dei lavoratori dipendenti dovuta al calo del potere d’acquisto determinato dall’aumento dell’inflazione che ormai dal 1992 non viene piu’ calcolata in automatico nell’adeguamento degli stipendi. Questo comporta che quando l’inflazione comincia a correre, come e’ avvenuto quest’anno, gli stipendi reali si riducono.
La Cgia di Mestre ha calcolato che un operaio con una retribuzione lorda annua pari a poco piu’ di 20.000 euro, quest’anno portera’ a casa una tredicesima di 1.197 euro netti: 21 euro nominali in piu’ rispetto al 2010, ma per effetto dell’inflazione di fatto 10 euro in meno.
Nonostante questo gli italiani, stando alle previsioni dell’organizzazione agricola Coldiretti, sarebbero disposti a buttarsi a capofitto nello shopping natalizio che apre la sua stagione questo week end. Sulla base dell’indagine ‘Xsmas Survey 2011′ di Deloitte le famiglie italiane avrebbero pianificato per le spese di Natale un budget medio di 625 euro (-2,3% rispetto al 2010), ampiamente sopra la media europea ferma a 587 euro a famiglia, per non parlare dei morigerati Olandesi dove, a fronte di stipendi medi di 2.000 euro al mese, per lo shopping di natale sacrificheranno solo 250 euro. Il 40% del budget italiano sara’ comunque destinato al cibo.