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Treni veloci nelle Valli, il futuro del Trentino

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"Questo non è solo un progetto, questa è una visione di futuro che cambia il paradigma stesso del Trentino. Perché contiene in sè anche quell’idea di mutamento attorno alla quale la nostra terra sta investendo in questi anni, a partire dall’università, dalla ricerca, dal collegamento a fibra ottica. Perché se il Trentino non vuole essere solo terra di passaggio, se vuole evitare la marginalità, deve investire.

Certo occorre una pianificazione attenta, il coinvolgimento dei cittadini e dei territori, ma va ribadito con forza che il progetto Metroland – che per la sua ambizione e la sua dichiarata volontà di ridisegnare il futuro della nostra terra non può certo essere contenuto negli angusti spazi di una definizione – è parte decisiva del futuro del Trentino. E il fatto di poter partire con stralci funzionali progressivi permetterà di vagliarne ancora meglio costi, benefici, criticità. Per questo la giornata di oggi è importante: perché ha messo in campo ulteriori elementi di conoscenza e di questo abbiamo bisogno, non di pareri e di schieramenti pregiudiziali pro o contro". Si possono così sintetizzare gli interventi con i quali il vicepresidente ed assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti, Alberto Pacher e l’assessore all’urbanistica ed enti locali, Mauro Gilmozzi, hanno concluso la parte dedicata alle relazioni – prima del dibattito finale con interventi di consiglieri provinciali, relatori e altri partecipanti – alla conferenza di informazione su "Il progetto Metroland – il collegamento ferroviario veloce fra le valli del Trentino", promossa dal Consiglio provinciale di Trento oggi pomeriggio alla sala convegni della Federazione trentina della Cooperazione.

 
Ha aggiunto l’assessore Gilmozzi: "Stiamo lavorando per confermare la vocazione di una terra alpina che vuole continuare a distribuire sul territorio, più che a concentrare; vogliamo che i nostri ragazzi non lascino le valli; il nuovo Pup ha disegnato una idea di visione del futuro a fronte della sfida globale e anche questo progetto, anche i collegamenti ferroviari veloci tra le valli, saranno parte decisiva di questo passaggio".
 
E il vicepresidente Alberto Pacher: "Non ho mai sentito alcuno dichiararsi contro i collegamenti ferroviari, contro il trasporto pubblico. Sento semmai "ma però…" oppure "sì, però…" e questo perché c’è ancora uno scarto tra la consuetudine e il cambio di paradigma. Si sottolineano i tre miliardi e 400 milioni ipotizzati per questo progetto in vent’anni, ma non si valutano, ad esempio, i due miliardi spesi in dieci anni per i collegamenti stradali… questa è l’abitudine che ancora manca al cambio di paradigma".
 
I lavori della conferenza di informazione sono stati aperti dal presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti e dall’intervento del consigliere Walter Viola. Quindi l’ingegner Raffaele De Col, dirigente Generale Dipartimento protezione civile e infrastrutture della Provincia ha illustrato il progetto ferroviario (le motivazioni, gli obiettivi e gli utenti; i contenuti generali del progetto e la sua collocazione nell’ambito delle strategie e della programmazione della mobilità; le decisioni già prese e da prendere; i tempi di realizzazione; coinvolgimento e partecipazione dei soggetti interessati).

All’ingegner Luciano Martorano, dirigente Servizio infrastrutture stradali e ferroviarie, il compito di illustrare le ipotesi tecniche realizzative (le linee di collegamento e le priorità; tipologie di lavori; fattibilità tecnica e impatto urbanistico – ambientale).
Quindi si è parlato dell’impatto e della fattibilità finanziaria del progetto (considerazioni economiche e finanziarie sul progetto: realizzazione, gestione e manutenzione; considerazioni su costi e benefici) con Lanfranco Senn, professore di Economia regionale presso l’Università Bocconi di Milano e Direttore del Centro di

Ricerca CERTeT Bocconi, Centro di Economia regionale, dei Trasporti e del Turismo e delle criticità del progetto Metroland (costi – tempi di attuazione – impatto ambientale – coinvolgimento delle componenti sociali – strategie alternative) con Marco Piuri, amministratore Delegato Arriva Italia s.r.l. Milano. 
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