Dall’11 dicembre sarà possibile viaggiare solo in seconda classe sui Regionali Veloci tra Venezia e Bologna
Venezia – “Come ammesso dagli stessi vertici della società che gestisce il trasporto ferroviario, anche la Regione è stata, purtroppo, vittima di un disservizio causato da Trenitalia. Quanto è accaduto a proposito della cancellazione della prima classe sui treni regionali non ha bisogno di ulteriori commenti: condivido pienamente le comprensibili proteste degli utenti per l’inaccettabile diffusione di notizie contraddittorie divulgate da Trenitalia in questi giorni. Un vero e proprio teatrino che non dovrà più ripetersi”.
Parole come pietre quelle dell’assessore ai trasporti della Regione del Veneto, Elisa De Berti, che è intervenuta nei confronti di Trenitalia affinché chiarisse una volta per tutte la questione della cancellazione della prima classe dai treni regionali e che ha portato oggi alla diffusione della seguente nota da parte del direttore della divisione passeggeri del Veneto di Trenitalia, in risposta a una lettera di protesta di un abbonato apparsa su un giornale online di Rovigo, con la quale, tra l’altro, si conferma che il servizio sui treni regionali dal prossimo 11 dicembre sarà di sola seconda classe.
Fornisco chiarimenti in merito all’articolo sulla cancellazione della prima classe sui treni Regionali Veloci tra Venezia e Bologna, scusandomi da subito per la confusione che si è creata, per responsabilità di Trenitalia. Non è nostro stile operare così: purtroppo un corto circuito informativo al nostro interno ha generato l’equivoco. Regione Veneto non ha responsabilità alcuna.
Le confermo che il servizio dal 11 dicembre sarà di sola seconda classe. E’ vero che sono circolate informazioni contradditorie in merito, che hanno messo in difficoltà i clienti, nonostante appositi annunci a bordo treno sulla soppressione del servizio siano stati erogati per alcuni giorni.
E’ vero, è possibile acquistare anche in dicembre abbonamenti di prima classe per il fatto che il servizio di prima classe sarà attivo fino al 10 dicembre. Se si verifica il servizio offerto dal 11 dicembre si potrà constatare che la prima classe non è prevista. Purtroppo non è tecnicamente fattibile inibire questa possibilità dai sistemi di vendita, proprio perché fino al 10 dicembre il servizio è attivo.
Rassicuro che sarà possibile ottenere il rimborso della differenza tra il prezzo dell’abbonamento mensile di prima classe e quello di seconda a scadenza della stesso rivolgendosi alle biglietterie.
La soppressione del servizio è stata studiata per offrire maggiori posti complessivi fruibili a bordo treno, ma sicuramente sarà valutabile ritornare sulla decisione presa nel caso in cui si rivelasse necessario. Saremo attenti alle necessità che verranno rappresentate e certamente lo sarà anche la Regione, che, ripeto, non ha alcuna responsabilità nella confusione generata.
“Valuto l’onestà intellettuale di chi ammette le proprie responsabilità – conclude De Berti –, ma soprattutto come Regione valuteremo nei prossimi mesi l’efficacia delle novità introdotte da Trenitalia, compresa quella della soppressione della prima classe, e verificheremo se realmente queste assicurano vantaggi a quanti usufruiscono del servizio ferroviario per recarsi a scuola e al lavoro. Una cosa è certa: Trenitalia deve cambiare registro, altrimenti non esiteremo a intervenire a tutela dei pendolari e utenti del Veneto”.