Salute: trentini e altoatesini in forma, ma a rischio alcol. Lo rivela l’Atlante della salute nelle Regioni italiane (Bolzano) – I trentini e gli altoatesini possono vantarsi di una forma fisica invidiabile, ma soprattutto i giovani sono a rischio alcol.
Lo rivela l’Atlante della salute nelle Regioni italiane, sulla base dei dati del Rapporto Osservasalute 2011. L’Alto Adige ha infatti il numero piu’ alto di sportivi attivi (38,3%), ma detiene anche il maggior numero di consumatori di alcol a rischio fra i giovanissimi. Simile la situazione in Trentino, dove vivono quelli che sfoggiano la silhouette migliore, ma anche qui e’ alta la percentuale di giovani con consumi di alcol.
Lo rivela l’Atlante della salute nelle Regioni italiane, sulla base dei dati del Rapporto Osservasalute 2011. L’Alto Adige ha infatti il numero piu’ alto di sportivi attivi (38,3%), ma detiene anche il maggior numero di consumatori di alcol a rischio fra i giovanissimi. Simile la situazione in Trentino, dove vivono quelli che sfoggiano la silhouette migliore, ma anche qui e’ alta la percentuale di giovani con consumi di alcol.
Tumori: prostata; la prevenzione nel Dna ‘spazzatura’. I risultati di una ricerca del Cibio dell’Universita’ di Trento – Una variazione genetica e’ responsabile dell’aumento fino a quattro volte del rischio di contrarre il cancro alla prostata. La scoperta e’ contenuta in uno studio di Francesca Demichelis del Cibio dell’Universita’ di Trento, realizzato in collaborazione con la Cornell University, e pubblicato oggi sulla rivista Pnas.
Nello studio, una delle due variazioni genetiche individuate riguarda il funzionamento di un gene gia’ conosciuto. L’altra, invece, e’ stata riscontrata in un’area non codificante del genoma, definita in passato ‘Dna spazzatura’, che – si e’ scoperto – sta alla base della regolazione di una serie di altri geni. L’identificazione di queste componenti – secondo la ricerca del Cibio – apre straordinarie opportunita’ nell’ambito della prevenzione anche a breve termine, perche’ consente di identificare gli individui che presentano un fattore di rischio piu’ alto di quello della popolazione generale di contrarre la malattia.
Nello studio, una delle due variazioni genetiche individuate riguarda il funzionamento di un gene gia’ conosciuto. L’altra, invece, e’ stata riscontrata in un’area non codificante del genoma, definita in passato ‘Dna spazzatura’, che – si e’ scoperto – sta alla base della regolazione di una serie di altri geni. L’identificazione di queste componenti – secondo la ricerca del Cibio – apre straordinarie opportunita’ nell’ambito della prevenzione anche a breve termine, perche’ consente di identificare gli individui che presentano un fattore di rischio piu’ alto di quello della popolazione generale di contrarre la malattia.