Il Trentino Alto Adige si conferma la regione d’Italia dove i prezzi al dettaglio crescono più velocemente, con un tasso di inflazione pari al +1,4% contro una media nazionale dello 0,8%. Lo afferma il Codacons, commentando i dati Istat e fornendo i dati ufficiali sulle ripercussioni per le famiglie residenti
Trento/Bolzano – Tenendo conto della spesa per consumi dei nuclei familiari che è diversa da regione in regione, in Trentino Alto Adige una famiglia media deve mettere in conto una stangata da +516 euro su base annua a causa dei rincari dei prezzi al dettaglio – spiega il presidente Carlo Rienzi – Situazione nettamente opposta a quella registrata in Basilicata, dove l’inflazione negativa al -0,1% determina un risparmio sulla spesa pari a quasi 24 euro a famiglia.
Ancora una volta il Trentino Alto Adige guida la classifica del caro-spesa in Italia, a causa di una crescita dei prezzi di beni e servizi assai più sostenuta rispetto al resto d’Italia – prosegue il Codacons – Di seguito le differenze tra le varie regioni in base al tasso di inflazione e agli effetti per le tasche della “famiglia tipo”.
Regione Inflazione maggiore spesa a famiglia su base annua
(dati in euro)
Piemonte | 0,9% | +281,62 |
Valle d’Aosta | 0,7% | +240,44 |
Liguria | 1,2% | +329,68 |
Lombardia | 0,9% | +328,36 |
Trentino-Alto Adige | 1,4% | +516,39 |
Veneto | 0,9% | +288,71 |
Friuli-Venezia Giulia | 0,7% | +208,24 |
Emilia-Romagna | 1,0% | +357,05 |
Toscana | 0,9% | +304,71 |
Umbria | 0,8% | +216,00 |
Marche | 0,5% | +135,82 |
Lazio | 0,9% | +282,95 |
Abruzzo | 0,8% | +207,26 |
Campania | 0,4% | +99,13 |
Puglia | 0,2% | +52,11 |
Basilicata | -0,1% | -23,77 |
Calabria | 0,7% | +142,89 |
Sicilia | 0,8% | +180,12 |
Sardegna | 0,6% | +153,27 |
Italia | 0,8% | +242,34 |
Fonte: elaborazioni Codacons su dati Istat