Valanga Lega nel Triveneto: alle elezioni europee 2019 in Veneto il partito di Salvini e di Zaia sfiora la maggioranza assoluta, con il 49,9 per cento. In Friuli Venezia Giulia è comunque fortissima, primo partito con il 42,5 per cento. In Trentino fa il 37,7%, primo partito ancora. Di Maio ai suoi: “Stacchiamo la spina o no?”. Salvini replica: “Aspettiamo 4 anni”
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NordEst (Adnkronos) – Con 95.135 voti, pari al 37,75% dei consensi, la Lega diventa il primo partito in Trentino. Alle europee del 2014, quando la Lega era alleata con i Freiheitlichen in un gruppo no euro, i voti raccolti furono 19.732, cioè l’8,98%. Secondo il Pd, che raccoglie 63.534 preferenze (nel 2014 furono 93.038, il 42,36%), il 25,21%, mentre il Movimento 5 Stelle ha ottenuto l’8,72%, cioè 21.975 voti (furono 33.954 nel 2014, il 15,46%).
Seguono Svp (16.406 voti, pari al 6,51%), Forza Italia (13.343, il 5,29%), Fratelli d’Italia (12.720, cioè il 5,05%), Europa Verde (10.405, pari al 4,13%), +Europa (7.810, con il 3,1%), la Sinistra (4.017, cioè l’1,59%). Al di sotto dell’1% il Partito animalista (1.412 voti, lo 0,56%), il Partito comunista (1.222, con lo 0,48%), i Popolari per l’Italia (1.142, lo 0,45%), Casa Pound (915 voti, lo 0,36%), il Popolo della famiglia (895, lo 0,36%), il Partito pirata (649 voti, lo 0,26%), Ppa Movimento politico pensiero azione (238 voti, lo 0,09%) e Forza Nuova (220 voti, lo 0,09%).
Elezioni Suppletive in Trentino
La Lega si prende entrambi i collegi del Trentino alle elezioni suppletive con cui si assegnano i due seggi rimasti vacanti in parlamento dopo che Maurizio Fugatti e Giulia Zanotelli sono diventati presidente e assessore della Giunta provinciale di Trento dopo le elezioni di ottobre 2018.
Collegio Trento
Nel collegio uninominale di Trento – quando le sezioni scrutinate sono 121 su 226 – la candidata leghista Martina Loss, sostenuta anche da Fratelli d’Italia e Forza Italia, ha ottenuto 23.972 voti, pari al 54,15%, mentre la candidata dell’Alleanza democratica, Giulia Merlo, che aveva il sostegno, tra gli altri, di Pd e Verdi, si è fermata al 33,84% (14.982 voti).
Lorenzo Leoni, del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto invece 5.317 voti, pari al il 12,01%. I voti validi sono 44.271, le schede bianche 4.907, le schede nulle 1.413, le schede contestate 11.
Collegio Valsugana
Stessa dinamica di voto anche nel collegio uninominale della Valsugana – qui sono state scrutinate tutte e 127 le sezioni – dove il candidato della Lega sostenuto dal centrodestra, Mauro Sutto, ha ottenuto 27.513 voti, pari al 51,08%. Cristina Donei, ex procuradora della Val di Fassa sostenuta dall’Alleanza democratica di Pd, Upt, Futura2018, Socialisti, Verdi e Leu, ha ottenuto invece 19.386 voti, pari al 35,99%.
Rosa Michela Rizzi, del Movimento 5 Stelle, ha ottenuto 6.959 voti, pari al 12,92%. Il totale di voti validi è 53.858, con 4.051 schede bianche, 1.780 schede nulle e 2 contestate.
Ex procuradora di Fassa, Donei: “Soddisfatta del risultato personale”. Cristina Donei è soddisfatta del suo risultato personale ma non può non constatare che, per l’ennesima volta, ha prevalso il vento nazionale che ha omologato il Trentino al resto d’Italia. “Ho portato, in questa campagna elettorale – spiega dopo il risultato di queste ore -, i nostri valori e posso con serenità dire che continuerò a svolgere l’attività politica con passione e per passione. Continuerò a lavorare al servizio della nostra comunità, della nostra speciale Autonomia, affinché i trentini si possano sentire speciali soprattutto dopo questo voto che, ribadisco, ci ha omologato al resto d’Italia. Auguro buon lavoro a Mauro Sutto e mi auguro che si prodighi per il nostro territorio. Per quel che mi riguarda questa campagna elettorale mi ha dato la possibilità di incontrare molte persone e vivere esperienze inedite. Ringrazio i tanti che mi sono stati vicino e mi hanno supportato. Il mio risultato, come quello della collega Giulia Merlo, ha evidenziato un segnale di ripresa che va coltivato puntando su idee e spirito nuovo. E’ necessario ricompattare le forze politiche che credono in un rilancio di una democrazia partecipata e soprattutto non si rassegnano a veder spegnersi le peculiarità della nostra Autonomia”.