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Trentino, rischio medio basso infiltrazioni mafiose

In Trentino il ‘Mafia index’, il rischio di infiltrazioni di criminalita’ organizzata, e’ medio basso, rispetto sia al Nord che al resto d’Italia.
 
Il dato emerge dal progetto ‘Metric’, commissionato dalla Provincia di Trento al centro di ricerca ‘Transcrime’ per un monitoraggio dell’economia trentina al fine di prevenire il rischio criminalita’ sul territorio. Dal 1983 a oggi in Trentino sono stati in tutto 29 i beni confiscati alla mafia, di cui 10 abitazioni, 5 locali, un terreno, un titolo societario, 12 beni tra denaro e preziosi, pari allo 0,014% del totale in Italia. I settori economici piu’ a rischio di contagio – secondo Transcrime – sono quelli relativi ad attivita’ professionali, tecniche e scientifiche relative a consulenze e mediazioni, seguito da quello delle costruzioni e dal trasporto e magazzinaggio. Ultimo della lista il comparto agricolo e di silvicoltura. I territori che presentano potenzialita’ di contatto con attivita’ criminali sono la Val d’Adige (93,4%), l’Alto Garda e Ledro (81,6%) e la Vallagrina (74,5%). Ultima in graduatoria la Val di Sole (23,6%). 
Dellai "Trentino terra sana da monitorare. Da tempo sono state messe in campo misure di intercettazione" – ‘Il Trentino e’ sostanzialmente una terra ‘sana’, con una solidita’ finanziaria, ma proprio per questo e’ un territorio che piu’ di altri puo’ entrare nel mirino di fenomeni di espansione di criminalita’ organizzata’.
‘Sono convinto che prevenire sia meglio che curare – ha aggiunto Dellai – per cui da tempo sono state messe in campo misure di intercettazione di questo tipo di fenomeni, proprio per evitare di ritrovarsi all’improvviso con basi malavitose nel tessuto economico. Da tempo e’ sotto osservazione lo stato di deterioramento del benessere sociale del Trentino’.
 
Il Presidente Dellai ha anche sottolineato che il dovere di attenzione su fenomeni di criminalita’ e’ una responsabilita’ che va condivisa e si e’ detto disponibile a ulteriori incontri e momenti di discussione sul tema. ‘L’anno scorso abbiamo chiesto un supplemento di lavoro di ricerca, appunto il progetto ‘Metric’, che fornisce una serie di indicatori utili per la Pubblica amministrazione per monitorare e leggere anzitempo se ci sono attivita’ di tipo malavitoso’. 
 
Lega Nord, approfondire alcuni temi – Al termine della presentazione del rapporto di Transcrime i consiglieri provinciali della Lega Nord Trentino hanno spronato ad approfondire alcuni temi specifici.
 
‘Siamo in crisi economica, in una fase di stretta creditizia, e siamo geograficamente contigui a territori gia’ tremendamente intaccati dalla malavita – ha detto Franca Penasa -. Occorre fare la massima luce sul fenomeno degli appalti pubblici vinti con ribassi clamorosi e fuori mercato, occorre fare meglio sul piano dei controlli’.
 
‘Metric per ora ci fornisce una serie di dati di fatto, i possibili rimedi ancora non si vedono – ha aggiunto Giuseppe Filippin -. Vogliamo sapere in particolare quali imprese non trentine si aggiudicano lavori a prezzi talmente bassi da essere insostenibili, e quali sono le banche che danno loro credito. La consulenza di Metric ci costa cara, vogliamo risultati tangibili e operativi’. Tra i documenti consegnati c’è anche il costo delle consulenze affidate dalla Provincia a Transcrime dal 2003 ad oggi, per un totale di 16 pubblicazioni per un valore 3,05 milioni di euro. Il dossier Metric è costato 108.324 euro.
Categories: NordEst
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