Dopo il pomeriggio di proteste per la conferenza su “Uomini e Donne”, organizzata dagli assessori provinciali Bisesti e Segnana, è dura la replica del governatore Fugatti
Trento – “Si tratta di fatti inaccettabili, perché chi è entrato illegalmente dalle porte laterali del palazzo della Provincia, da parte nostra verrà segnalato alle autorità competenti. Perché non si entra illegalmente all’interno della Provincia come in nessun altro luogo. Venerdì è avvenuto un atto di illegalità da parte di chi è entrato in modo forzoso all’interno della Provincia e ringrazio le forze dell’ordine per il lavoro che hanno fatto. Ringrazio il prefetto Lombardi, perché chi agisce illegalmente non può entrare nella sede provinciale. Chiederemo pene severe”, così il governatore trentino Maurizio Fugatti dopo le contestazioni in Provincia, annunciando inoltre che sarà presente al Convegno sulla famiglia a Verona.
La risposta di Fugatti
Chiederemo pene severe per chi ha cercato di occupare la sede della provincia
Quelli accaduti venerdì pomeriggio sono fatti INACCETTABILIPresenteremo le DENUNCE nei confronti di coloro che sono entrati ILLEGALMENTE nel palazzo della Provincia provocando DISORDINI. Chiederemo PENE SEVERE.Finché sarò governatore la teoria GENDER NON SI INSEGNERÀ NELLE SCUOLE TRENTINE.
Publiée par Maurizio Fugatti sur Samedi 23 mars 2019
Civica Trentina esprime la propria solidarietà agli assessori Bisesti e Segnana per l’inqualificabile violenza ed odio scatenati nel Palazzo della Provincia.
I video dello sgombero
@Lorenzo del Preto (Facebook)
Le minoranze critiche
Ugo Rossi@UgoGma Tristezza,preoccupazione. Chi guida le istituzioni dovrebbe saper accettare e gestire le contestazioni, anche quelle dure. Ma ancor di più, dopo aver dimostrato di non saperlo fare, dovrebbe evitare certe dichiarazioni
Gli scontri in Provincia
Qualche ferito non grave e momenti di alta tensione, venerdì pomeriggio a Trento, in piazza Dante, nella sede della Provincia. Molte le reazioni dal mondo politico trentino, il giorno dopo la protesta di piazza Dante.
Al centro delle contestazioni, il convegno organizzato dagli assessori provinciali Mirko Bisesti e Stefania Segnana sul tema delle differenze di genere.
Per alcune associazioni, come “Non Una di Meno” e “Laici del Trentino” soltanto propaganda politica e un attacco ai diritti civili e delle donne”.
I manifestanti, quasi tutti giovani di collettivi studenteschi – ma anche genitori, educatori, insegnanti e delegati sindacali, che chiedevano di entrare – hanno raccontato di essersi visti respingere da un imponente cordone di poliziotti, carabinieri e agenti della guardia di finanza.
Una brutta pagina per l’Autonomia è il commento della Cgil, in particolare di Franco Ianeselli che in un post su Facebook ha scritto: “stasera davvero una brutta pagina per l’Autonomia. Chi ci governa… non può pensare di trasformare il palazzo della Provincia in una sede per i soli militanti di una parte politica”.
Di segno opposto i commenti degli organizzatori del convegno, che hanno giudicato le contestazioni un attacco alla libera espressione delle loro idee.