Venerdì 4 settembre è stato l’ultimo giorno di sportello operativo per l’ufficio postale di Caoria nella Valle del Vanoi. Da lunedì 7 settembre dopo gli ultimi traslochi, la Posta sarà definitivamente chiusa, come confermano i responsabili di zona. Una lunga storia, una pagina di un libro che ingiallisce. Inviateci i vostri ricordi sulla Posta di Caoria

Caoria/Valle del Vanoi (Trento) – La Valle del Vanoi perde un pezzo della sua storia, con la chiusura dell’ufficio postale di Caoria. Lo stesso ufficio che ha superato periodi molto più bui di questo, quando la sede storica si trovava nei pressi dell’attuale famiglia cooperativa (Coop).

C’è chi ricorda ancora il lungo grembiule nero della “maestra di posta”, le attese fuori dall’ufficio e una grande porta scorrevole che accoglieva i clienti all’interno, tra buste, timbri e odori d’altri tempi.

Altri tempi appunto che se ne vanno, altri ricordi che ritornano vivi in questi giorni. Oggi, è un servizio essenziale per la gente del posto che va però scomparendo.

Posta chiusa da venerdì

Da venerdì 4 settembre le serrande sono abbassate a Caoria: niente più buca delle lettere, niente più cartoline da spedire, nessun versamento da fare, niente più raccomandate da ritirare. Quella che un tempo chiamavano “maestra di Posta” – una vera autorità del paese – oggi è Lucia, dedicherà dalla prossima settimana il suo sorriso e la sua gentilezza ad altri clienti e ad un altro ufficio, con molti più spostamenti obbligati per i residenti, molti di loro anziani e senza auto.

Da lunedì 7 settembre, ci si dovrà infatti rivolgere all’ufficio di Canal San Bovo, di Prade o alle altre sedi di Primiero, per informazioni relative ai conti correnti postali o per ogni servizio correlato. La preoccupazione di molti residenti è però che Caoria sia solo l’inizio di altri tagli locali, come previsto dal piano di razionalizzazione di Poste in tutto il Nordest.

Per il momento si salva invece – con una riduzione di orario-, l’ufficio postale di San Martino di Castrozza. essendo zona turistica. Nei giorni scorsi, si era mobilitata contro i tagli anche la Provincia, c’erano state molte raccolte firme in Trentino e anche interrogazioni provinciali per scongiurare le chiusure previste, ma purtroppo la scure di Poste italiane non si è fermata.

“Si chiude una porta”

Su facebook sono molti  i “Caurioti” (gli abitanti di Caoria) a condividere l’amarezza per la chiusura della Posta. “Ecco qua, un’altra porta che si chiude. Sicuramente non per nostra scelta”, si legge con un pizzico di amarezza tra le righe, nel vivere quotidianamente le difficoltà della montagna: meravigliosa quanto spigolosa nel quotidiano.

Le altre chiusure in Trentino

Gli uffici interessati sono Bolognano d’Arco e Marco di Rovereto,gli  uffici postali Trento 5 di via Chini a Trento, di Caoria (nel Comune di Canal San Bovo dove sono state raccolte 256 firme per dire no alla chiusura) e di San Cristoforo al Lago (nel Comune di Pergine).

Oltre a queste chiusure è stata confermata la rimodulazione oraria (con un orario ridotto) degli uffici di Lasese di Praso, mentre è stata stralciata (unico risultato della “pausa di riflessione”) la rimodulazione oraria dell’ufficio di San Martino di Castrozza(nel territorio comunale di Siror).

I ricorsi al TAR

Da segnalare infine, che in molte zone d’Italia ma anche nel vicino Bellunese e in Friuli (si legga negli articoli correlati), sono in corso molti procedimenti al TAR per sospendere le chiusure degli uffici postali, ritenuti servizio essenziale – come lo è quello di Caoria per distanze – rispetto agli altri in zona. Alcuni proprio di recente, hanno avuto anche soluzioni positive per la popolazione locale.

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