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Trento, caso di dengue dall’estero. Veneto precisa no dengue, ma 18 da zecca

Apss in stretto raccordo con il Comune di Trento effettuerà la disinfestazione nella mattinata di giovedì 11 luglio

Disinfestazione zanzare (foto archivio Apss)

 

NordEst – È stato segnalato un caso di malattia di Dengue in una persona rientrata da un viaggio all’estero e abitante a Trento. In base alle linee guida del Ministero della salute l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, in accordo con il Comune di Trento, ha previsto alcune azioni cautelative per limitare la diffusione delle zanzare e prevenire casi secondari di malattia nella zona in cui risiede la persona colpita da Dengue. Pertanto, a partire dalle ore 9.30 di giovedì 11 luglio, sarà effettuata la disinfestazione dalle zanzare in un’area circoscritta della frazione di Mattarello.

La Dengue è una malattia infettiva, che è trasmessa solo tramite le punture di zanzara: il vettore principale della malattia è la zanzara Aedes aegypti non presente nel territorio provinciale anche se in misura minore vi è la possibilità di trasmissione attraverso la zanzara tigre (Aedes albopictus). La malattia non si trasmette direttamente da persona a persona e normalmente ha un decorso benigno, con una fase febbrile che dura circa una settimana e una terapia di tipo sintomatico che serve soprattutto a ridurre la febbre e i dolori muscolari. Solo in rari casi il quadro clinico può essere più grave. La malattia è assente in Italia e nel Trentino, tuttavia è molto frequente in alcune aree del pianeta (ad esempio sud est asiatico e sud America) per cui non è raro che le persone contraggano la malattia nei paesi delle aree a rischio e che sviluppino i sintomi al rientro dal loro viaggio.

Poiché la malattia è trasmessa dalla zanzara, per evitare casi di contagio secondario, è necessario un intervento di disinfestazione che sarà effettuato utilizzando prodotti ad azione insetticida che non rappresentano un rischio per le persone e per gli animali da affezione. A titolo precauzionale è comunque raccomandato nell’area coinvolta chiudere le finestre delle abitazioni durante l’intervento ed evitare l’ingresso nei parchi di persone e animali per un periodo di circa 5-6 ore dopo la disinfestazione.

È bene ricordare che per limitare il proliferare della zanzara tigre, come di altre, è importante la collaborazione della cittadinanza nella gestione delle riserve d’acqua presenti nelle abitazioni e nei giardini privati (ad esempio vasche, fontane o sottovasi) attraverso l’uso di prodotti larvicidi da utilizzarsi una volta a settimana, per circa tre settimane.

Questo pomeriggio il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha firmato un provvedimento contingibile e urgente di igiene e sanità pubblica per effettuare azioni cautelative di disinfestazione della zanzara in un’area circoscritta della frazione di Mattarello di cui si riportano di seguito le informazioni salienti.

L’ordinanza è rivolta a tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive, ricreative, sportive e in generale a tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di spazi all’aperto entro quell’area. Dopo attenta valutazione del contesto con il personale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari e comunque seguendo le indicazioni operative del protocollo di emergenza, il provvedimento ordina:

– di permettere l’accesso al personale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, Dipartimento di prevenzione, per l’ispezione del sito e la rimozione dei focolai larvali presenti in area privata;

– di permettere l’accesso degli addetti dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, Dipartimento di prevenzione incaricati alla disinfestazione, per l’effettuazione dei trattamenti adulticidi e larvicidi nei focolai non rimovibili;

– di chiudere le finestre durante le ore di esecuzione del trattamento di disinfestazione a partire dalle ore 9.30 di domani, giovedì 11 luglio, fino al termine delle operazioni ore 12 circa, salvo diverse disposizioni impartite dal personale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, Dipartimento di prevenzione.

Le segnalazioni in Veneto

Dal primo gennaio scorso al 9 luglio non si sono verificati casi autoctoni di febbre Dengue, Chikungunya o Zika virus in Veneto. Non sono presenti inoltre casi confermati di infezione da virus West Nile o Usutu. Sono stati invece notificati 18 casi di encefalite trasmessa da zecca (TBE), di cui 13 autoctoni (11 confermate e 2 probabili) e 5 con esposizione fuori regione.

Tra le malattie trasmesse da flebotomi infine sono stati confermati 2 casi di infezione da Toscana virus, di cui uno autoctono. E’ questa la sintesi del quinto Bollettino di Sorveglianza delle Malattie Trasmesse da Vettori elaborato ed emesso dalla Direzione Prevenzione della Regione Veneto, nel periodo di massima presenza del vettore (giugno-ottobre) e secondo l’andamento stagionale, mantiene un attento monitoraggio della situazione epidemiologica di queste malattie.

Si raccomanda a tutti i cittadini di adottare adeguate misure di prevenzione nelle aree private delle proprie abitazioni per ridurre la proliferazione di vettori. E’ inoltre importante, prima della partenza per un viaggio, consultare il servizio di medicina dei viaggi delle Aziende ULSS. La Regione Veneto, come per l’anno 2023, ha già avviato una campagna di comunicazione mirata sulla prevenzione delle malattie trasmesse da vettore e in particolare delle arbovirosi, con pubblicazioni periodiche nei principali social e con informazioni dedicate sul sito regionale (https://www.regione.veneto.it/web/sanita/arbovirosi), delle Aziende ULSS e dei Comuni del territorio.

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