REGOLAMENTO IN MATERIA DI EDILIZIA PUBBLICA “DISPOSIZIONI IN MATERIA DI POLITICA PROVINCIALE DELLA CASA”
Parere positivo con osservazioni
Parere positivo, con osservazioni, del Consiglio delle autonomie locali alla proposta di delibera della Giunta provinciale concernente “Modificazioni al decreto del Presidente della Provincia 12 dicembre 2011, n. 17-75/Leg “Regolamento in materia di edilizia pubblica (L.P. 15/2005 “Disposizioni in materia di politica provinciale della casa e modificazioni della L.P. 21/1992 (Disciplina degli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa) articolo 11). Le modifiche sono state illustrate dall’Assessore alle Attività sociali del Cal Stefano Bisoffi che ha sottolineato come la delibera vuole correggere alcune criticità emerse negli anni scorsi. In particolare si vuole evitare di creare situazioni di assistenzialismo perpetuo privilegiando i bisogni reali. Una filosofia sposata in pieno dal Cal. Nel dettaglio, in merito al contributo integrativo la modifica al regolamento prevede di interromperlo per un anno dopo la concessione del contributo per due periodi consecutivi.
Lo scopo è quello di evitare distorsioni nella politica della casa, fermo restando che, per gli inquilini di età superiore ai 65 anni, lo stacco di un anno non verrà applicato. Sulla misura del contributo integrativo all’affitto viene fissato un limite minimo di 40 euro e un massimo di 300 euro mensili. Altro obiettivo della Giunta è quello di ridurre l’impatto della contribuzione della Provincia sull’aumento dei canoni di mercato. La modifica al regolamento mira, ancora, a favorire una maggiore efficienza energetica degli alloggi con nuove modalità. In caso di lavori la quota di risparmio energetico verrà destinata alle imprese che si occupano dell’intervento per un tempo stimato di 10 anni, poi sarà a beneficio dell’inquilino. Sul canone moderato si procederà a una semplificazione delle procedure per l’assegnazione degli alloggi.
Verrà, anche, allungata da 2 a 4 anni la durata delle graduatorie. Altro tema importante è quello legato alla residenza dove si propone di introdurre un punteggio (fino a un massimo di 10 punti) che premi la residenza nel Comune o nella Comunità. Punteggio da sommare ai 25 punti massimi oggi riconosciuti per la residenza in Trentino. Un’altra novità, decisamente attuale, riguarda la possibilità di destinare un alloggio adeguato (non più con una sola stanza) ai nuclei monopersonali con figli in affido condiviso. La variazione al regolamento prevede anche un aumento, dal 10 al 20 per cento, della quota di canone oggettivo per i nuclei con Icef superiore a 0,23. La quota del canone oggettivo si riferisce al valore dell’immobile e alla compartecipazione degli inquilini con migliori capacità economiche. Cambiano le regole anche per il subentro, oggi previsto fino al sesto grado di parentela: la modifica lo restringe, escludendo coniuge e figli, al secondo grado. Nel caso del superamento della condizione economica e di revoca dell’alloggio il periodo concesso per lasciare l’abitazione passa da uno a due anni in casi particolari. Tra le osservazioni è emersa la necessità di affrontare il problema delle coppie in difficoltà economiche che senza alloggi si vedono cumulare il reddito con quello dei genitori che eventualmente li ospitano.