Via libera al bilancio di previsione del Consiglio
Trento – Il bilancio di previsione del Consiglio provinciale di Trento per il 2016-2018 ha occupato gran parte della discussione di mercoledì mattina, ottenendo alla fine 28 voti favorevoli e 5 di astensione.
Il bilancio ammonta a 11 milioni e 397.390 euro considerando anche gli stanziamenti aggiuntivi tra cui i 50.000 euro per il Dreier Landtag che si terrà l’anno prossimo a Trento. Diminuiscono di 40 mila euro anche le spese per gli affitti delle sedi.
Dalla relazione emerge anche che il Consiglio prevede di restituire alla Provincia 1,8 milioni di euro di somme non spese rispetto al bilancio preventivo del 2015.
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MODIFICHE ALLA RETE OSPEDALIERA TRENTINA
Incontro
Il Consiglio delle autonomie locali, allargato ai Presidenti di Comunità e ai Sindaci sui cui territori esistono strutture ospedaliere, ha incontrato oggi il Presidente della Provincia Ugo Rossi e l’Assessore provinciale alla Salute e Politiche sociali Luca Zeni in merito alle modifiche organizzative riguardanti la rete ospedaliera trentina.
L’incontro è stato aperto dal Presidente del Cal Paride Gianmoena che ha sottolineato come assieme al Presidente Rossi e all’Assessore Zeni sia stata condivisa la necessità di confrontarsi su un tema decisamente importante in una maniera trasparente e diretta per avere informazioni certe. A fare il quadro della situazione è stato il Presidente della Pat Ugo Rossi che non ha nascosto esistano criticità, ma che ha voluto ricordare come il sistema sanitario trentino sia ai vertici degli indicatori di qualità del servizio. Due i temi in discussione: i punti nascita che derivano da un accordo Stato Regioni che fissa numeri standard e, quindi, la Legge dell’ottobre 2014 che prevede un riposo di 11 ore per il personale sanitario fra un turno e l’altro e che difficoltà stanno creando nell’organizzazione del servizio. Per quanto riguarda i punti nascita e la preoccupazione del territorio Rossi ha ricordato come la Provincia abbia chiesto al Ministero una deroga in virtù di livelli di assistenza e di risultati da sempre, ai primi posti in Europa. Due temi che si intrecciano – ha aggiunto Rossi – e che necessitano di informazioni corrette. Nel dettaglio è entrato l’Assessore Luca Zeni che per quanto riguarda i punti nascita ha comunicato come nelle prossime settimane una Commissione valuterà se gli esiti di qualità in Trentino possano dare corpo a una deroga.
Zeni ha affrontato anche il secondo tema che riguarda i problemi sopravvenuti nelle strutture in seguito alla Legge dell’ottobre 2014 che prevede il riposo di 11 ore del personale sanitario tra un turno e l’altro. Problemi che mettono in difficoltà i reparti, ma che sono stati affrontati con il recente bando di nuove assunzioni. Su questo punto l’Assessore alla sanità Luca Zeni ha richiamato l’attenzione sui disagi che, in seguito alle normative che si rifanno alle direttive europee, si stanno registrando in tutta Italia, ma che in Trentino vengono gestiti garantendo i servizi. Ha ricordato, ancora, il recente stanziamento di 9 milioni per reintegrare i reparti. Ha, inoltre ribadito la volontà di specializzare le strutture del territorio, così come previsto dal disegno sanitario complessivo.
Numerosi gli interventi dell’aula, a conferma di come la sanità sia uno dei valori primari più sentiti. Sono stati ragionamenti, richieste, ma anche preoccupazioni per il futuro degli ospedali. La Sindaca di Stenico Monica Mattevi ha chiesto garanzie per la figura degli anestesisti, essenziali per i servizi dislocati sul territorio. Mattia Gottardi, Sindaco di Tione ha manifestato preoccupazione per un possibile impoverimento delle strutture periferiche. Giorgio Butterini, Presidente della Comunità delle Giudicarie, ha evidenziato i problemi con il bisogno di un confronto per dare dignità ai presidi ospedalieri. La necessità di incontri che chiariscano la situazione e delineino prospettive è stata anche la richiesta di Giovanni Zanon, Presidente della Comunità di Fiemme. Alessandro Betta, Sindaco di Arco, non ha nascosto la preoccupazione per una situazione che pare sfuggita di mano alla politica creando confusione e preoccupazione nei reparti. Per Silvano Welponer, Sindaco di Cavalese, serve ragionare in una strategia sanitaria che preveda il coinvolgimento di giovani e Università. Enrico Lenzi, Sindaco di Samone, ha toccato il tasto di un territorio preoccupato da informazioni scarse e confuse. Francesco Valduga, Sindaco di Rovereto, ha chiuso la serie di interventi richiamando la politica a una riflessione che possa dare una soluzione condivisa. “Serve – ha detto ancora – una riorganizzazione sanitaria più solida e lungimirante che può nascere solo da una sinergia tra tecnici e politici. Ma serve anche la conoscenza dei problemi – ha concluso – che può dare solo il confronto con il territorio”. L’incontro su questo tema è stato chiuso dal Presidente del Cal Paride Gianmoena che ha ribadito come la sanità trentina non sia allo sbando ma sia da migliorare e che gli amministratori non hanno nessuna intenzione di trasmettere questo messaggio. “Comuni e Comunità – ha detto – sono responsabili, ma hanno bisogno di chiarezza. Certo è – ha aggiunto ancora – che le criticità esistono e vanno risolte con tempestività, e noi vogliamo fare la nostra parte”. In questa direzione va la proposta di coinvolgere nelle decisioni i territori attraverso i Consigli della salute, composti da Presidenti di Comunità e Sindaci. Solo in questa maniera possono emergere le questioni, anche diverse, degli ospedali di zona: questioni che devono essere risolte. Richiesta che è stata accolta dal Presidente Rossi.
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PIANO PER LA SALUTE DEL TRENTINO 2015 – 2025
Parere positivo con osservazioni
Parere positivo, con due astenuti ed osservazioni, del Cal alla proposta di “Piano per la salute del Trentino 2015- 2025”.
Il Piano, recentemente, ha concluso la fase istruttoria che ha coinvolto gli organi tecnici e vale a dire operatori, professionisti, esperti, Enti e Istituzioni del settore, ma ha visto, anche, la partecipazione della cittadinanza. Il Piano si compone di una serie di macro obiettivi tematici: più anni di vita in buona salute; l’aumento del benessere; la riduzione dei maggiori problemi di salute; un approccio sull’intero ciclo di vita; un contesto di vita e di lavoro favorevole alla salute rendendo più facile la conduzione di una vita salutare e sostenibile agendo sul contesto di vita e lavoro; il sistema socio-sanitario pone, quindi, la persona al centro con i servizi alla persona più vicini al cittadino, più efficaci, più sicuri, più sostenibili e più equi. Si punta, poi, a ridurre le disuguaglianze sociali nella salute e ad aumentare la solidarietà. Il Piano prevede, ancora di migliorare la comunicazione tra istituzioni e cittadinanza e la competenza in salute della popolazione.
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ELEZIONE DEGLI ORGANI DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI
Due pareri favorevoli e uno contrario
Il Cal ha rinviato al Consorzio dei Comuni di Bolzano la parte riferita strettamente al Comuni di Bolzano del DDL regionale n. 67 “Disposizioni in materia di composizione ed elezione degli organi delle amministrazioni comunali”.
Il disegno di legge appresta una modifica per correggere l’impostazione “iper-proporzionale” dell’attuale disciplina sull’elezione del Sindaco e del Consiglio comunale della Città di Bolzano, mediante l’introduzione di soglie elettorali di lista e di coalizione congegnate in modo da favorire le aggregazioni e la governabilità, con il minor sacrificio possibile della rappresentatività. Il Cal ha affrontato poi altre due modifiche del DDL. La prima è stata accolta e riguarda il Comune capoluogo, con gli Assessori che passano da 7 a 8. Bocciata, invece, la modifica che toglie la parte di norma della Legge regionale dove si fissa l’invarianza di spesa per le indennità di Giunta, anche nel caso di un Assessore aggiunto.
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TRASFERIMENTO AI COMUNI A VALERE SUL FONDO PEREQUATIVO IN RELAZIONE AL MINOR GETTITO IMIS 2015
Parere positivo
Parere positivo del Cal alla proposta di delibera della Giunta provinciale concernente “Trasferimento ai Comuni a valere sul fondo perequativo della finanza locale (art. 6 della legge provinciale n. 36 del 1993) in relazione al minor gettito IMIS 2015 in applicazione del Protocollo d’intesa in materia di finanza locale 2015 – euro 2.499.999,40”.
La delibera si inserisce nell’ambito del Protocollo di finanza locale 2015 che prevede l’introduzione dell’IMIS (imposta immobiliare semplice) al posto di IMU e TASI, confermando anche per quest’anno l’impegno a contenere la pressione fiscale in favore della attività produttive e delle famiglie. La Provincia ha stanziato circa 2milioni e mezzo di euro a valere sul fondo di solidarietà per sostenere i Comuni che a causa dei maggiori accantonamenti per il Patto di Garanzia si trovassero in difficoltà.
L’erogazione avverrà tramite Cassa del Trentino SpA.
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