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Trento, Dellai:”Innovazione contro la recessione”

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L’incontro a Lagolo –
 "Quello che vogliamo trasmettere alla comunità è un messaggio al tempo stesso di preoccupazione e di fiducia. In questi due giorni abbiamo ragionato a lungo sul tema dell’Autonomia e su quello, speculare, della situazione economica, in particolare esaminando tempi e modi delle misure che dobbiamo assumere per contrastare gli effetti della recessione, che minaccia l’Italia ma anche noi.

L’Autonomia è il primo e principale strumento a nostra disposizione per rilanciare lo sviluppo del Trentino. Pensiamo che l’Autonomia sia come un giardino, che va innanzitutto curato e amato. Per questo richiamiamo tutti ad un maggiore senso di appartenenza, a partire innanzitutto dalle classi dirigenti, da chi ricopre posizioni di responsabilità."

Così il presidente Lorenzo Dellai, a conclusione della due giorni programmatica che ha visto impegnata, a Lagolo, l’intera Giunta provinciale, in un confronto a 360° su tutti i temi principali dell’agenda politica. "Dobbiamo intensificare l’azione riformatrice che è propria dell’Autonomia – ha detto ancora Dellai – , consapevoli del fatto che essa rappresenta uno strumento fortemente innovativo, non qualcosa di statico. Inoltre, l’Autonomia è un giardino che va fatto conoscere, che va amato e condiviso. Per questo abbiamo deciso di varare ufficialmente un importante percorso di riflessione collettiva, che abbiamo provvisoriamente battezzato ‘Stati Generali’, che potrebbe attraversare, in vari momenti, tutto il 2012. Esso costituirà anche una delle tappe di avvicinamento al Terzo statuto di Autonomia, appuntamento ormai ineludibile. Entro l’estate la Giunta metterà a disposizione una sua bozza, i cui contenuti dovranno essere in parte quelli già discussi in passato, a partire dal nome. Provincia è inadeguato, Comunità autonoma quello più pertinente."

Autonomia speciale e interventi strategici per rilanciare lo sviluppo del Trentino al centro dunque della riunione programmatica della Giunta provinciale, tenutasi presso l’hotel Piccolo Principe di Lagolo. Stamani, conclusisi i lavori, l’incontro con gli organi di informazione, durante il quale il presidente Dellai ha presentato i ragionamenti sviluppati e le decisioni prese. Di seguito, una sintesi dei principali temi toccati da Dellai.

Un’Autonomia modello di partecipazione civile e democratica – L’Autonomia è un giardino, che va curato. E sebbene essa affondi le sue radici nel passato, nella storia del Trentino e nella sua identità, non fa rima con "localismo". Abbiamo deciso innanzitutto di dare un forte impulso alle azioni da sviluppare nell’ambito dell’Euregio e attraverso il Gect. La nostra esperienza dovrà costituire inoltre un valido strumento anche per quanto riguarda la discussione che si sta sviluppando a livello nazionale. Vogliamo mettere la nostra Autonomia a servizio del Paese, e sopratutto delle aree di montagna, fra le più colpite dagli effetti della crisi economica, per le loro peculiarità. Nel quadro nazionale la nostra esperienza – la cultura del autogoverno, del fare da sé, che il Trentino ha espresso nel tempo – non è un privilegio da attaccare ma un laboratorio per chiunque non si rassegni a vedere diversificato il tessuto partecipativo e democratico del paese. Siamo un modello di "democrazia alpina", dobbiamo esserne consapevoli e orgogliosi ad un tempo.

Il confronto con il Governo Monti –  
Vogliamo fare una proposta coraggiosa al Governo, che è quella di farci carico al cento per cento dei costi sostenuti dallo Stato nella nostra provincia. In questi giorni ci siamo anche dati dei criteri in base ai quali gestire il Bilancio che abbiamo recentemente approvato. Ad oggi tutte le strutture della Provincia sanno cosa devono fare. Dobbiamo prende atto delle misure che i Governi Berlusconi e ora Monti hanno varato, in parte da noi contestate presos la Corte costituzionale. Avevamo calcolato inizialmente di accantonare 70 milioni di euro; in realtà, le risorse che dovremo mettere da parte, in via prudenziale, per far fronte ai nostri obblighi con lo Stato saranno 151 milioni. Abbiamo quindi adottato una decisione che ha fissato i criteri in base ai quali gli 81 milioni mancanti dovranno essere reperiti, anche se speriamo che il novo accordo che sigleremo con il Governo ci permetterà di smobilitare quelle risorse. Saranno fondi accantonati, lo precisiamo, prudenzialmente, non risorse tolte al nostro Bilancio, e saranno pari al massimo al 5 per cento di un capitolo di spesa. Nonostante questo la Provincia può garantire lo stesso livello di pagamenti del 2011, pari a circa un miliardo e mezzo (l’80 per cento dei quali effettuati entro 10 giorni). E nessun programma di investimento strategico, in settori come la ricerca, la filiera energia-legno e così via, sarà ridotto.

Contrastare la recessione – 
Non ci nascondiamo però che siamo preoccupati per il clima generale a livello europeo e nazionale, e per i suoi riflessi anche sul Trentino. Le stima parlano di un – 2 per cento circa a livello nazionale (La Banca d’Italia ha previsto da un – 1,2 a – 1,5 per cento circa, il Fondo Monetario invece un – 2,2) Noi fin dal 2008-2009 ci siamo mobilitaticon misure straordinarie, che ci ha consentito di avere un tasso di crescita relativamente sostenuto, anche del 2 per cento, in un momento di crisi generalizzata. Abbiamo varato importanti misure di sostegno alle imprese e di stimolo agli investimenti. Abbiamo registrato, ancora nel terzo trimestre del 2011, una disoccupazione del 3,4 per cento, praticamente fisiologica. Ma non si può fare così per sempre. La recessione è cosa diversa dalla crisi che abbiamo sperimentato in un primo tempo. Porta con sé anche una mancata domanda, non solo la carenza di strumenti finanziari. Servono misure che incidano in profondità sui problemi, come la capacità di "aggredire" i mercati internazionali, la creazione di servizi innovativi e così via.

Le parole chiave per rilanciare lo sviluppo – 
Queste dunque le parole chiave:
– Filiere: le nostre di prese devono unire le forze entro filiere strutturate, sul modello della meccatronica, che mettano assieme capacità imprenditoriali, ricerca, alta formazione;
– Innovazione: è ancora troppo bassa, rispetto ai tanti investimenti realizzati in Trentino, bisogna fare di più;
– Internazionalizzazione: dobbiamo sviluppare maggiormente la nostra capacità di penetrare in mercati anche lontani, come la Cina. Serve anche qui una logica di sistema. Un aiuto verrà dal processo di riorganizzazione di Trentino Sviluppo, che si sta fondendo con Trentino Marketing. Disporre di uno strumento che punta alla promozione delle imprese in maniera unitaria sarà cosa molto utile.
Necessario anche intensificare il rapporto con le banche, specie quelle che operano sui mercati internazionali.

Gli impegni della Giunta – Dellai ha così sintetizzato gli impegni assuntisi dalla Giunta: un forte senso di unità e una forte "tensione" verso gli obiettivi prefissati, analoga a quella di cui il sistema Trentino-ha dato prova già nel 2008, nella prima fase della crisi internazionale; ed inoltre, la consapevolezza che, una volta di più, non si può perdere tempo, che ci sono tante cose da fare e programmi precisi da realizzare.

  • In breve dalla provincia di Trento:
 
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