Dopo la valanga che si è staccata sulle Dolomiti di Brenta, altri interventi hanno visto impegnati gli uomini dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico
Trento – Il primo intervento per soccorrere un ragazzo emiliano del 1998 infortunatosi al ginocchio mentre stava percorrendo con le ciaspole il sentiero che da Madonna di Campiglio sale al lago Nambino. La chiamata di emergenza è arrivata verso le 12.45. Una squadra di 5 operatori della Stazione di Madonna di Campiglio lo ha raggiunto, lo ha stabilizzato e trasportato a spalla con la barella portantina fino alla piana di Nambino. Da lì è stato accompagnato al Centro traumatologico di Madonna di Campiglio.
Il secondo intervento alle 14.15 in aiuto a una donna veneta del 1959 che è scivolata sul sentiero nei pressi del ponte tibetano della Val di Rabbi facendosi male ad un polso. Quattro operatori della Stazione di Rabbi del Soccorso Alpino e Speleologico l’hanno raggiunta con la motoslitta, le hanno immobilizzato il polso e la hanno accompagnata a valle in sicurezza fino al parcheggio di Rabbi Fonti, insieme al gruppo con cui stava facendo l’escursione. Si è recata all’ospedale di Cles in autonomia.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero per il recupero di uno sci-alpinista che si è infortunato all’arto inferiore sotto la cima del Monte Redival (Vermiglio, Val di Sole) a una quota di circa 2.100 m.sl.m. L’infortunato è stato elitrasportato all’ospedale di Cles.
Da segnalare numerosi interventi di soccorso con ambulanza e mezzi sanitari sulle piste da sci: dal Baldo a Mezzana, dal Bondone al Pordoi, Tonale, Andalo, Peio, Lusia, Paganella, Brocon, fino a San Martino di Castrozza dove l’elicottero è intervenuto nel tardo pomeriggio per due incidenti in codice giallo che hanno interessato – secondo le informazioni della Centrale 118 – due giovani di 17 e 18 anni, trasferiti all’ospedale Santa Chiara di Trento.