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Trento e Bolzano al voto da separati

Le reazioni politiche

Ancor prima della firma del Decreto, il centrodestra va all'attacco e spiega con il candidato presidente Sergio Divina, che "il rinvio delle elezioni di 15 giorni non è necessario ma è solo una decisione politica del presidente Dellai, che intende far ricadere le responsabilità su di noi, invece la responsabilità è tutta sua".

Dalla sede di Forza Italia, parte l'affondo nei confronti del governatore uscente , ma le preoccupazioni non mancano legate ad una possibile ricaduta sul voto di questo slittamento, con censeguenze negative per la coalizione.

I leader di Lega e Pdl hanno precisato inoltre che "La responsabilità del rinvio – ha aggiunto Divina – è tutta di Dellai, compresi i costi di 200mila euro per ristampare le schede. D'altra parte con il nostro ricorso noi abbiamo ristabilito la legalità e ristampare le schede è il male minore, è il costo della democrazia. Comunque – aggiunge il candidato del centrodestra – non si è mai vista una scompostezza così nelle reazioni di un presidente della Provincia".

Il presidente Lorenzo Dellai, al momento della firma del decreto, parla di decisione "necessaria per informare tutti. In questa situazione – ha aggiunto -, prevale il diritto per il cittadino di essere a conoscenza di quanto sta accadendo. Non ci saranno certamente conseguenze politiche".

Trento e Bolzano, per la prima volta divisi  

Poco dopo le 17 di lunedì, nella Sala Giunta della Provincia autonoma di Trento, in piazza Dante, il presidente della Provincia autonoma di Trento ha firmato il decreto con il quale viene fissata la data delle prossime elezioni amministrative: si voterà il 9 novembre 2008

A Bolzano invece, già lunedì mattina è stata confermata la data del 26 ottobre. Come aveva promesso nei giorni scorsi il presidente Luis Durwalder, lunedì mattina è arrivata la conferma che le elezioni in Alto Adige non subiranno alcun rinvio. Nonostante il sollecito del collega trentino, Durnwalder ha detto "Noi voteremo il 26 ottobre, d'intesa con Trento. Si tratta di un pasticcio del Trentino e non ci riguarda", ha concluso lapidario.

Si svolgeranno infatti come previsto domenica prossima 26 ottobre. Lo ha deciso la Giunta provinciale dopo aver sentito il parere di alcuni costituzionalisti. Il problema si era posto dopo che il Consiglio di stato aveva escluso l'Udc dalle
elezioni provinciali del Trentino. I consigli provinciali di Bolzano e Trento formano infatti il Consiglio regionale.

La minaccia di ricorsi

Se ne è parlato poco in questi giorni, perchè i protagonisti erano i rappresentanti dell'Udc. Ma il rischio di un ulteriore ricorso continua a pendere sulla testa di queste elezioni provinciali in Trentino. Sergio Divina, ha dichiarato che non farà ricorso contro la decisione del presidente Lorenzo Dellai di rinviare di quindici giorni le elezioni anche se ritiene che si sia trattato solo di una scelta politica e non un obbligo di legge.

Ma in queste ore si fa sempre più forte l'ipotesi che ci siano iscritti o elettori delusi dell'Udc – non nella dirigenza del partito – pronti a presentare ricorso al Consiglio di Stato contro l'ordinanza del Tar che aveva riammesso la lista degli Autonomisti popolari (che sostiene Divina), come colpo basso nei confronti degli avversari.

C'è il rischio che se il ricorso venisse presentato subito e il Consiglio di Stato si esprimesse entro il 9 novembre, accogliendolo, questo vorrebbe dire che le elezioni dovrebbero essere spostate ancora di altri 15 giorni. Rimane aperta inoltre la possibilità di un ricorso successivo al voto da parte dell'UDC.

Categories: NordEst
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