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Trento, Gabriele D’Annunzio Aviatore

Al Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni di Trento la mostra dedicata al “Poeta Aviatore” nella ricorrenza dell’anno dannunziano

Trento – In occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario della nascita di Gabriele d’Annunzio, il Vittoriale degli Italiani coordina un programma di iniziative culturali del quale fa parte la mostra “Gabriele d’Annunzio Aviatore”, al Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni dal 16 novembre al 30 marzo 2014. A Trento, la mostra “Gabriele d’Annunzio Aviatore”, organizzata dalla Provincia autonoma di Trento e dal Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, offre per la prima volta una visione completa dell’esperienza del Vate in campo aeronautico, attraverso una serie di prestiti di opere selezionate da importanti realtà museali italiane, che affiancano un ricco corpus di autografi e cimeli dannunziani appartenenti alle collezioni permanenti del Museo e per la prima volta esposti al pubblico.

Scrittore, poeta, soldato, statista, esteta, Gabriele d’Annunzio interpreta, forse meglio di qualunque contemporaneo, il ruolo di protagonista dell’Italia dagli anni Ottanta dell’Ottocento agli anni Trenta del Novecento. In un tempo di sconvolgimenti politici, bellici e sociali, d’Annunzio fece della sua intera esistenza una manifestazione del “vivere inimitabile” e fra le sue intuizioni sta la scoperta delle potenzialità dei nuovi mezzi di trasporto come l’automobile e l’aeroplano. Fin dai primi e incerti esperimenti compiuti in Italia, il volo rappresentò per d’Annunzio un potente mezzo espressivo: per le valenze artistiche – in quanto massima esperienza di movimento nello spazio – e per le implicazioni più concrete sulla vita e sulla storia.
Durante la Grande Guerra, d’Annunzio è interprete privilegiato della riscoperta del gesto individuale attraverso imprese aviatorie e navali in grado di trasmettere messaggi simbolici forti e pervasivi. Le imprese nel corso del primo conflitto mondiale sono tali da valergli la fama di “poeta aviatore”, anche se è vero che egli non fu mai pilota e dovette sempre affidare a uomini di fiducia i comandi di volo.
L’esposizione si avvale di importanti apporti da parte di diverse realtà del territorio trentino (MART; Museo Storico Italiano della Guerra; Fondazione Museo Storico del Trentino) e nazionali (Comune e AeroClub di Casale Monferrato; Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e Presidenza della Repubblica attraverso il Servizio patrimonio Storico-Artistico del Palazzo del Quirinale).
Per i suoi contenuti, la mostra “Gabriele d’Annunzio Aviatore” rappresenterà un prologo alla programmazione espositiva della Provincia autonoma di Trento per le prossime commemorazioni del centenario della Grande Guerra. La mostra ha altresì ottenuto il logo ufficiale delle commemorazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La mostra “Gabriele d’Annunzio Aviatore” ha ottenuto il patrocinio del Comune di Trento e del Ministero della Difesa. Insieme alle altre iniziative culturali dell’anno dannunziano, l’iniziativa ha inoltre ottenuto il patrocinio del Ministero per gli Affari Esteri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Come da tradizione del Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, in mostra non mancheranno le postazioni di pilotaggio virtuale al computer, con le quali simulare un volo su Vienna ai comandi virtuali dell’aereo Ansaldo S.V.A.5 con il quale, nel 1918, fu compiuta la famosa impresa.
Ma gli appassionati di volo simulato troveranno di che soddisfare la loro passione nel simulatore di volo ambientato nella replica in dimensioni reali del velivolo Ansaldo S.V.A.5, dotato di sistema di veri comandi di pilotaggio e di sistema di visualizzazione dello scenario di volo affidato a tre grandi schermi. Il tutto corredato di un punto-video informativo con montaggio di immagini e filmati storici relativi alla famosa impresa compiuta dalla Squadriglia “La Serenissima”.
L’altro aeroplano simbolo delle operazioni aeree della Prima guerra mondiale, il bombardiere strategico Caproni della serie Ca.3, sarà riprodotto tridimensionalmente e con effetti fotorealistici all’interno di un piccolo teatro a proiezione olografica.
Un’esperienza poli-sensoriale che coinvolgerà tutti i sensi permetterà inoltre di respirare l’atmosfera di un’officina per la costruzione delle eliche del periodo pionieristico dell’industria aeronautica.
E ancora: una parete “magica” permetterà ai più piccoli di disegnare e colorare i loro aerei e tradurre così in immagini e colori le emozioni della visita al Museo Caproni. Il tutto grazie ad un’applicazione virtuale multitouch ad infrarossi che permette ai più piccoli di utilizzare tavolozza e pennelli direttamente sul muro.
Tutto questo in un Museo Caproni che si è “rifatto il look” e ha riorganizzato i propri aeroplani disponendoli seguendo un ordine cronologico che favorisce notevolmente la fruibilità della visita. Insieme alla nuova disposizione di buona parte della propria collezione aeronautica, il Museo propone anche per due degli aeroplani Caproni esposti una nuova ambientazione “da vivere”: il famoso idrovolante “Caproncino” Ca.100 e il biplano Ca.163, entrambi originali risalenti agli anni Trenta del Novecento, diventano così icone di questo “nuovo” Museo Caproni.
Ultimo non meno importante: riapre l’hangar a nord della sala espositiva principale, che attualmente ospita ulteriori 8 velivoli appartenenti alle collezioni del Museo e databili dagli anni Venti agli anni Cinquanta del Novecento. Il nuovo spazio sarà visitabile ogni giorno in orario di apertura del Museo, a partire dal 16 novembre, accompagnati dal personale preposto del Museo.

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