Sono 85 i Sindaci trentini contrari alle gestioni associate imposte dalla provincia di Trento e dal Consorzio dei Comuni trentini.
Nei giorni scorsi, i rappresentanti dei Comuni trentini in rivolta, si sono ritrovati a Ravina, per formulare proposte alternative.
Erano piu’ di 130 gli amministratori presenti, tra cui 85 sindaci, piu’ una decina di altre adesioni. Trasversali ai partiti, contestano l’aumento dei costi per la gestione dei servizi.
Nei giorni scorsi, i rappresentanti dei Comuni trentini in rivolta, si sono ritrovati a Ravina, per formulare proposte alternative.
Erano piu’ di 130 gli amministratori presenti, tra cui 85 sindaci, piu’ una decina di altre adesioni. Trasversali ai partiti, contestano l’aumento dei costi per la gestione dei servizi.
Il presidente della Provincia autonoma,
Lorenzo Dellai, che si trova ad affrontare la polemica a pochi mesi dal voto, ha annunciato tre emendamenti alla finanziaria in materia.Al centro delle accese polemiche anche il
sindaco primierotto di Transacqua, Marino Simoni che guida il Consiglio delle Autonomie. C’è attesa per il prossimo incontro con la Giunta provinciale di Trento, previsto per giovedì.(SEGUI IL CONFRONTO DA 16′ 37")
?GUARDA IL TGR CON MARINO SIMONI (COMUNI TRENTINI)
E FABIO DALLE DONNE (SINDACO BORGO VALSUGANA)
?Fabio Dalledonne: "Non siamo sindaci ribelli ma sindaci pensanti che aprono un dialogo costruttivo. I Comuni sono nati prima della Provincia e anche delle Comunità".
?Marino Simoni: "Non è per il solo fatto che si sono mossi alcuni sindaci a Ravina, è da un po’ di tempo che si sta ragionando su queste ipotesi di emendamenti. Non possiamo però scardinare il rapporto e il ruolo istituzionale in particolare il ruolo del Consiglio delle Autonomie che è l’organo rappresentativo dei Comuni".